Dopo Rushdie, JK Rowling. L'autrice di "Harry Potter" minacciata dalla Jihad

"Non ti preoccupare, la prossima sei tu": la minaccia islamica corre su Twitter. E' polemica per la mancata reazione del social network

Cronache
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Da Rushdie (Versi satanici) a JK Rowling (Harry Potter): il ritorno della Jihad
 

J.K. Rowling, autrice della saga di “Harry Potter” è finita nel mirino della Jihad islamica. Alla scrittrice che rivolgeva i suoi auguri a Salman Rushdie via Twitter sono arrivate minacce molto esplicite: “Non ti preoccupare, la prossima sei tu”, le ha scritto tale Meer Asif Aziz, di origine pachistana, che sul suo profilo si definisce “studente e attivista”. J.K. Rowling ha pubblicato tutto, chiedendo inoltre l'intervento di Twitter, che dovrebbe avere una policy contro il cosiddetto hate speech ma che è rimasto stranamente silente di fronte a queste gravi manifestazioni di violenza.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il precedente: JK Rowling minacciata da attivisti trans

La popolare scrittrice non è nuova alle minacce di morte. In passato era finita nel mirino di attivisti estremisti trans che avevano criticato le sue posizioni su donne, femminismo e gender. "Dovrebbero invece riflettere", fu la replica di J.K. Rowling, "sul fatto che ho ricevuto così tante minacce di morte che potrei rivestirci le pareti di casa ma non per questo ho cambiato idea. L'unico modo per dimostrare che il vostro movimento non è una minaccia per le donne", aveva scritto rivolta agli attivisti per i diritti trans, "è quello di dire basta allo stalking, alle intimidazioni e alle minacce contro di noi".