Dossieraggio, Gravina sotto indagine per riciclaggio: sentito in procura

La Procura di Roma vuole vederci chiaro. Il presidente della Figc deve chiarire una serie di operazioni sospette, legate ai diritti del calcio e alla sua casa

Di Redazione Cronache
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Gabriele Gravina (Lapresse)
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Dossieraggio, Gravina nel mirino della Procura. I controlli incrociati sulle banche dati e i sospetti

L'inchiesta che ha travolto il pm antimafia Antonio Laudati e il finanziere Pasquale Striano, accusati di dossieraggio nei confronti di politici e vip, sta portando a delle conseguenze giudiziarie anche nei confronti di alcune persone finite nel mirino e controllate. Come ad esempio il presidente della Figc Gabriele Gravina. Appropriazione indebita e riciclaggio sono i reati per i quali la procura di Roma indaga sulle presunte irregolarità nell’assegnazione del bando del 2018 per il canale tematico della Lega Pro di calcio alla Isg Ginko. Al centro delle verifiche - si legge su Il Corriere della Sera - il ruolo dell’allora presidente Gravina. Vittima di accessi abusivi effettuati per ordine del pm Laudati e del finanziere Striano, Gravina dovrà adesso chiarire una serie di operazioni sospette emerse proprio dalle verifiche sulle banche dati. Nel mirino degli inquirenti sono finiti quattro incontri avvenuti - secondo quanto risulta a Il Corriere - il 9, 17 e 24 maggio del 2022 e il 17 giugno dello stesso anno tra lo stesso finanziere, su impulso di Laudati, ed un manager vicino al presidente della Lazio Claudio Lotito, a sua volta avversario politico nelle stanze del potere calcistico di Gravina

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Striano — questa è l’accusa — riceve una "soffiata" sull’affidamento dell’appalto della Lega Pro e poi effettua una serie di accessi per recuperare altre notizie su Gravina. Nel mirino finisce anche l'acquisto della sua casa di via Lambro a Milano che, - riporta Il Corriere - avviene con un versamento di 350 mila euro sul quale lo stesso notaio decide di avvisare la banca con una Sos. Le prime verifiche hanno fatto emergere il ruolo di almeno due intermediari — nei confronti dei quali Striano fece accessi abusivi — che gestirono le opzioni di acquisto dei libri. "Si tratta di operazioni separate e trasparenti", sostiene Gravina. Il presidente della Lega Pro non è un pubblico ufficiale: ecco perché - conclude Il Corriere - il reato ipotizzato è l’appropriazione indebita e non la corruzione. Il riciclaggio riguarderebbe invece l’acquisto della casa e su questo si valuta se trasmettere per competenza gli atti a Milano.

Gravina ascoltato in procura a Roma su sua richiesta 

"In ragione delle intollerabili strumentalizzazioni e delle ricostruzioni distorsive della verità dei fatti che lo hanno chiamato in causa negli ultimi giorni, pur non risultando indagato, questa mattina Gabriele Gravina ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima. L'audizione si è svolta questo pomeriggio presso gli uffici della Procura della Repubblica di Roma". Lo annuncia una nota degli avvocati del presidente della Federcalcio Leo Mercurio e Fabio Viglione.