Eitan Biran, la zia materna: "Voglio adottarlo e crescerlo come un figlio"
L'udienza della famiglia di Tel Aviv è stata anticipata al 23 settembre
Eitan Biran, la zia paterna ha chiesto al procuratore generale di riavere il piccolo al più presto sulla base della convenzione dell'Aja. La zia materna vuole adottarlo
Per sequestro di persona aggravata per il rapimento di Eitan, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, oltre al nonno e alla nonna c'è anche un 56enne israeliano che era alla guida dell'auto su cui viaggiavano Shmuel Peleg e Eitan diretti in Svizzera. L'udienza al tribunale della famiglia di Tel Aviv sul caso è stata anticipata, dal 29 settembre, a questo giovedì 23 settembre.
La zia materna Gali Peleg, intanto, in un'intervista alla Stampa, rompe il silenzio tenuto da quando suo padre Shmuel Peleg è tornato in Israele con il bambino. La 29enne ha dichiarato: "Vorrei credere che riusciremo a raggiungere un qualche accordo, un'intesa. Noi siamo pronti a mettere tutto da parte. Vogliamo mostrare loro", afferma in riferimento ai Biran, "che per Eitan è meglio stare qui, come volevano i suoi genitori, che gli hanno sempre detto che a breve sarebbero tornati in Israele".
Infine sottolinea: "Sono concentrata su Eitan adesso. Voglio onorare le volontà di mia sorella adesso, avevamo un patto". Poi aggiunge: "Voglio adottarlo e crescerlo come figlio mio. Mia sorella era anche la mia migliore amica. Eitan è la cosa che più mi importa, l'unica che interessa a me e alla mia famiglia".