Erba: "Il brigadiere che rilevò la macchia di sangue non era solo". L'audio
Strage di Erba, quarta puntata/ Aumentano le incongruenze e le criticità relative alla presunta prova della macchia di sangue sull'auto di Olindo Romano
Strage di Erba, quarta puntata/ Il brigadiere che rilevò la macchia di sangue nei guai: "Non era solo". L'audio
Meno di due mesi e scopriremo se la revisione del processo per la strage di Erba diventerà realtà. In attesa del ritorno in aula, però, iniziano a concretizzarsi tutti gli elementi messi in campo dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi e contenuti nella corposa istanza redatta dal sostituto Procuratore Generale della Corte d'Appello di Milano Cuno Tarfusser, che vi abbiamo spiegato su Affaritaliani.it
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Nella puntata precedente vi abbiamo dato conto delle criticità che riguardano la prova della "macchia di sangue", e che hanno convinto il genetista Marzio Capra e altri 14 esperti dell'innocenza dei coniugi. Criticità che riguardano non solo l'aspetto strettamente tecnico-scientifico, ma anche le modalità di repertamento della traccia organica appartenente a Valeria Cherubini.
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Sì perchè, come riportato anche da Cuno Tarfusser nell'istanza, le due ispezioni all'auto appartenente ai Romano, una Seat Arosa, sono state condotte - sembrerebbe - in modo poco accurato e negligente. Ed è anche sulla persona che avrebbe - il condizionale è d'obbligo - portato a termine le rilevazioni, il brigadiere Carlo Fadda, che si concentrano i dubbi. Non solo perchè “… il verbale (è) solo apparentemente redatto dal Brig. Fadda perché da lui non sottoscritto, così come non è sottoscritto dal Romano, pur essendo l’accertamento risultato positivo”. Ma anche perchè lo stesso brigadiere NON sarebbe stato solo come da lui dicharato. Sul punto questa sera "Farwest", la trasmissione di approfondimento di Rai3 condotta da Salvo Sottile, renderà noti gli audio delle intercettazioni in cui si sente distintamente Fadda interloquire con qualcuno. Qualcuno, verosimilmente un collega, che era lì con lui per contribuire allo svolgimento delle operazioni: "Chiudili, per favore, Dome...". Passano pochi istanti e si sente una seconda voce chiedere: "Mi accendi un attimo il faro?".
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Lecito domandarsi se il brigadiere Fadda abbia mentito, durante il processo e, in caso affermativo, se si possa considerare ancora il verbale da lui redatto (?) attendibile.
Nella prossima puntata analizzeremo nel dettaglio la terza "prova" che ha portato alla condanna dei due coniugi, il riconoscimento da parte di Mario Frigerio.