Chi erano Samuel, Sara e Aurora: le giovanissime vittime di Ercolano. Morti per 20€ al giorno, due erano già genitori

Il giallo dell'esplosione nel capannone abusivo di fuochi d'artificio. Il 18enne era già papà di una bimba di 4 mesi e le ragazze erano gemelle (una mamma di una bimba di 4 anni)

di redazione cronache

Samuel Tacfiu - Sara e Aurora Esposito

Cronache

Strage Ercolano, tre giovanissime vittime. Ecco chi ha perso la vita nella fabbrica abusiva di fuochi d'artificio

Lascia senza parole la strage di Ercolano (Napoli), tre giovanissimi ragazzi sono morti in seguito alla terribile esplosione avvenuta in una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio. A perdere la vita sono stati il 18enne Samuel, già padre di una bimba di 4 mesi e le gemelle Sara e Aurora che di anni ne avevano 26. Il capannone abusivo era intestato a una 13enne. Le due gemelle avevano appena iniziato a lavorare lì per 20€ al giorno. Il compagno di Aurora dovrà crescere da solo la figlia di 4 anni. Ora la mamma delle gemelle Lucia urla: "Mi avete spezzato il cuore, le mie principesse", e deve avere una forza soprannaturale per aver resistito tante ore davanti a quelle macerie dalle quali - riporta Il Corriere della Sera - mai c’è stata speranza di poter recuperare qualcuno vivo.

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"Il mio dolore è immenso", dice la donna, e forse nemmeno quell’aggettivo spiega che cosa sta provando. A lei, come agli altri familiari delle due gemelle e ai parenti di Samuel, resta solo da capire come è stato possibile che ragazzi che mai avevano fabbricato nemmeno un fiammifero siano stati messi a confezionare fuochi pirotecnici. Il business dei fuochi illegali fa girare molti soldi e difficilmente è gestito da persone che si muovono autonomamente, senza dover dare conto a qualche clan.

La Procura ha avviato un'inchiesta, per ora è stato interrogato un 38enne che sarebbe riconducibile a quella fabbrica abusiva, ma per il momento non c'è nessun fermo. L'unica certezza è che tre giovanissimi ragazzi hanno perso la vita fabbricando fuochi d'artificio senza sapere nulla di quel delicato mestiere. E inoltre due di questi erano anche genitori, Samuel il ragazzo 18enne era anche già sposato con una 17enne, aveva fatto il magazziniere per tre mesi prima di questo incarico ma non veniva pagato. Anche solo quei 20€ al giorno gli permettevano di guadagnare per la sua famiglia, non voleva pesare sulle spalle della famiglia ma gli è costato la vita.

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