Eruzione Etna, cenere e voli sospesi: Schifani "pronto a chiedere lo stato di emergenza a Roma"

L'Enav chiude l'aeroporto di Catania per ragioni di sicurezza, non per la gestione dello spazio aereo compromessa dalla cenere

di redazione cronache
Renato Schifani
Cronache

Ertuzione Etna, Schifani: "pronto a chiedere lo stato di emergenza a Roma" per risolvere il problema della cenere

Dopo l’incredibile e scenografica eruzione dell’Etna nella notte di Ferragosto, ora, si devono risolvere i problemi che sono sorti dall’intensa attività del vulcano siculo. A partire dalla cenere che ha coperto tutto quello che ha incontrato, adagiandosi su case, strade, persone. Per questo il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, è “pronto a chiedere lo stato di emergenza a Roma”. Ha fatto sapere di essere a conoscenza dei “problemi causati della cenere dell'Etna”, tanto da aver assicurato al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno (FdI), “la disponibilità del governo regionale ad affrontare la tematica, nei modi e tempi opportuni, dopo una verifica del percorso giuridico-amministrativo percorribile. Nel frattempo, per non lasciare nulla di intentato, visto che il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, mi ha già relazionato proponendo lo stato di emergenza, avanzerò formale richiesta alla Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento nazionale della Protezione civile. Speriamo possa essere accolta quanto prima, visto che si tratta già del quinto episodio di emissione di cenere in brevissimo tempo. Cocina mi ha informato che dal febbraio 2021 al febbraio 2022 ce ne furono oltre 50 e la richiesta di stato di emergenza non venne accolta, ma si ottennero 5 milioni di euro a seguito della dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale".

Il commento di Manlio Messina: "Anomalia non avere gli strumenti" contro la cenere

Nonostante l’attività del vulcano si sia conclusa all’alba di oggi, venerdì 16 agosto, l'alta nube di cenere ha provocato la sospensione per tutto il giorno dell'attività dell'aeroporto di Catania-Fontanarossa. Questa chiusura è stata vista come un’anomalia dal vice capogruppo vicario di Fratelli d'Italia alla Camera, Manlio Messina: “Mi sembra anomalo che ancora oggi non esistano strumenti adeguati ad affrontare questa situazione con maggiore celerità. Magari mi sbaglio, ma ritengo che nel 2024 dovremmo disporre di mezzi idonei per rendere l'aeroporto operativo più velocemente rispetto ai tempi attuali”.

La risposta dell'Enav, società che gestisce il traffico aereo civile

Oggi, l’Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, , ha risposto dicendo che i motivi dello stop dei voli erano legati alla sicurezza più che alla cenere in sé: “Non vi sono stati particolari problemi nella gestione dello spazio aereo e che la pulizia delle piste e delle vie di rullaggio non sono di competenza della società. La scelta, da parte delle autorità competenti, di chiudere lo spazio aereo era legata a ragioni di sicurezza. Enav è disponibile con tutte le sue professionalità e competenze a partecipare attivamente a qualunque eventuale tavolo tecnico per offrire, come sempre, il proprio contributo al fine di garantire efficienza e regolarità al sistema trasporto aereo italiano".

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