Europa, cancro tra i tassi più elevati. Sale la mortalità dei tumori polmonari

La Sanità italiana è un buco nero. Italia leader nelle Associazioni di supporto oncologico. Scarica la lista. Ecco chi lo fa nella tua zona

di Antonio Amorosi
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Cronache

L'aumento della spesa sanitaria a carico dei cittadini italiani è passata dal 20,5% nel 2010 al 23,2% nel 2019. Come incide sulle malattie importanti

L'Europa, tra i continenti, è quello che ha uno dei tassi più elevati di incidenza del cancro al mondo. Il cancro al seno tra le donne e il cancro alla prostata tra gli uomini sono i più diffusi. Ma se diagnosticato precocemente il cancro ha più probabilità di essere curato con successo. L’Unione Europea stima che all'interno del proprio territorio circa il 40% dei tumori possa essere prevenuto e che vi siano più di 12 milioni di sopravvissuti alla malattia.    

Nonostante l'alta incidenza, i tassi di mortalità per cancro in Europa hanno mostrato tendenze al ribasso negli ultimi anni grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nei trattamenti che però restano difficoltosi in molte area, vista la crisi generale della sanità.

Il singolo si trova da solo e senza difese su vari fronti, soprattutto su quello lavorativo vista anche l’incidenza di quello precario, se non ha proprie risorse economiche disponibili da poter investire nella salute.

I tassi di sopravvivenza però variano del 25% da Paese a Paese dell'UE ad esempio. Nel 2020, si stima che circa 2,7 milioni di persone nei 27 Paesi dell'UE sarebbero state diagnosticate il cancro, e quasi 1,3 milioni sarebbero morte a causa di esso, secondo l'Osservatorio Europeo dei Sistemi e delle Politiche Sanitarie

E’ da considerare che il 75% delle diagnosi di cancro nell'UE riguardano persone di età pari o superiore a 60 anni. Nel 2023 nei Paesi dell’UE è stato stimato un tasso di mortalità per tutti i tumori di 123,8 per 100.000 uomini e 79,3 per 100.000 donne. Sono previsti aumenti di mortalità per il tumore polmonare nelle donne del 14% in Francia, del 5,6% in Italia e del 5% in Spagna.

Ma è stato stimato nel 2017, il cancro ha causato in Italia circa 3.204.000 anni di vita persi a causa di disabilità o morte prematura dei pazienti, con la maggior parte della popolazione colpita (94%) che vede il 6% degli anni da vivere in disabilità.

I principali tumori sono quelli alla trachea, ai bronchi e ai polmoni (TBL), al colon-retto, al seno e al pancreas. I tumori che hanno contribuito maggiormente alle disabilità sono quelli del seno, del colon-retto, della prostata e della vescica. Anche se su quelli più diffusi, dal 1990 al 2017, si è osservata una diminuzione generale della malattia per altri tipi di cancro, come quello del fegato, della leucemia, del linfoma non Hodgkin, della cistifellea e del collo dell'utero nelle donne, i tassi di mortalità sono rimasti stabili.

Un aspetto fondamentale della crisi sanitaria del Belpaese è l'aumento della spesa sanitaria a carico dei cittadini che è passata dal 20,5% nel 2010 al 23,2% nel 2019, ben al di sopra della media dell'Unione Europea del 15,4%. Questo aumento è particolarmente significativo per le cure mediche ambulatoriali e per i farmaci. La difficoltà di ricevere le cure resta un problema serio per chi viene colpito in Italia

Per questo motivo da alcuni mesi è pubblica, a cura della Rete Oncologica Pazienti Italia, il Libro Bianco sulle Associazioni Oncologiche: il censimento dei gruppi organizzati di pazienti e caregiver che sostengono i bisogni di chi soffre di cancro e supportano istituzioni e clinici nella definizione dei bisogni assistenziali e della ricerca clinica.

Le Associazioni oncologiche di pazienti e caregiver censite in Italia nel 2023 sono oltre 1.740. “Di media una ogni 100 mila abitanti: il numero più elevato dei principali Paesi europei” spiega il ministero della Sanità che pubblica su uno dei propri siti il report. Le associazioni colmano così cercano diversi bisogni socio-assistenziali e informativi. Ecco la lista zona per zona, con l’indicazione del Comune dove la struttura di assistenza volontaria ha sede.