Eurovision, da Nemo a Bambie Thug: altro che musica, Festival della decadenza

All'Eurovision ha vinto Nemo, un giovane svizzero che si è definito "non binario": siamo ormai nell'epoca della decadenza morale e sessuale

di Gianni Toffali
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Cronache

Eurovision, la kermesse diventata propedeutica al satanismo. Il commento 

All’Eurofestival, vale a dire la kermesse simil musicale propedeutica al satanismo, ha vinto Nemo, un giovane svizzero che si è definito “non binario”. L’atroce neologismo inventato da chi guarda le parti basse e scopre di essere miope, significa che lo scombussolato non si sente né maschio né femmina. Anche la sua concorrente irlandese, Bambie Thug, strega e satanista dichiarata si è detta appartenente alla stessa cerchia di sessualmente disorientati.

 

Nemo, il vincitore dell'Eurovision 2024 

 

 

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Pure i compagni di mutande dell’indecente caravanserraglio orgiastico luciferino, hanno più o meno espresso i medesimi non concetti.  Se siffatta cloaca a cielo aperto è l’essenza dell’Europa, o meglio, la brutta copia dell’America mercantilista, sovviene chiedersi se sia mai esistita una civiltà più laida nella storia dell’umanità. Vergognoso anche il silenzio della politica e di una Chiesa che per meglio piacere al mondo, ha rottamato i moniti infernali del figlio di Dio. E dulcis in fundo, la ciliegina sull’immonda torta dell'osceno palcoscenico, è incarnata da chi adora l’Europa. I tossicodipendenti delle 12 Stelle, nonchè  demolitori dell'italica  sovranità nazionale, si lamentano perché i sani di mente che hanno ancora vivo il senso del pudore, simpatizzano per la Russia di Putin.