Ex Ilva, tribunale dissequestra altoforno 2 in cui morì Morricella nel 2015

L'incidente costò la vita a un operaio 35enne di Martina Franca

(foto Ipa)
Cronache
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Ex Ilva, il tribunale dissequestra l'altoforno 2 dopo l'incidente avvenuto nel 2015 in cui morì l'operaio Morricella

La notizia arriva da fonti ufficiali dell’azienda che comunicano che il Tribunale di Taranto ha disposto il dissequestro dell’altoforno 2 in relazione all’incidente avvenuto nel 2015. L'impianto fu sequestrato nel giugno del 2015 dopo l'incidente costato la vita ad Alessandro Morricella, 35enne operaio di Martina Franca investito da una fiammata mista a ghisa incandescente mentre misurava la temperatura di colata.

Tribunale Taranto: "Sicurezza lavoratori garantita"

Il giudice Federica Furio del Tribunale di Taranto, nel provvedimento di 5 pagine con cui oggi ha dissequestrato l'altoforno 2 del siderurgico di Taranto ex Ilva, ha scritto: “Si ritengono integralmente adempiute le prescrizioni imposte dalla Procura della Repubblica con decreto del 7 settembre 2015 ai sensi delle disposizioni attuative del Codice Penale”. Il magistrato ritiene che l’altoforno 2 non presenti più le condizioni di insicurezza e di rischio che avevano portato al sequestro. 

A valle dei lavori eseguiti da Ilva in amministrazione straordinaria, il giudice Furio, nel suo provvedimento, ritiene “soddisfacenti le spiegazioni fornite da Ilva in amministrazione straordinaria per il tramite della società Paul Wurth” (quest’ultima ha eseguito i lavori). Il giudice afferma che i motivi esplicitati dall’azienda, che le ulteriori delucidazioni tecniche, possano “garantire la sicurezza dei lavoratori sul piano di colata anche mediante l’utilizzo del radio comando”.

Per il magistrato, “non vi sono allo stato elementi per non ritenere non condivisibili le valutazioni effettuate dalla società Paul Whurt che si é occupata dell’automazione del piano di colata con riguardo alla gestione del rischio”.

 Infine il giudice dichiara che “le procedure operative, così come aggiornate, sono state ritenute allo stato idonee a tutelare la sicurezza dei lavoratori”. L’istanza al giudice Furio, giudice del dibattimento, era stata presentata il mese scorso dall’avvocato Angelo Loreto per conto di Ilva in amministrazione straordinaria.