"Facebook lede la mia libertà di espressione": il 13 luglio l'udienza a Milano

La denuncia di un utente: "Deve farla finita con il considerarsi il padrone di casa di una piattaforma, con potere di vita o di morte su post e profili"

Cronache
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Fabio Massimo Nicosia, Presidente del Partito Libertario e membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, ha presentato un ricorso d’urgenza presentato ex art. 700 del codice di procedura civile contro Facebook, per i continui blocchi del suo profilo disposti senza contraddittorio, senza motivazione e senza possibilità di effettivo ricorso.

Nicosia, annunciando che il 13 luglio si terrà presso il Tribunale di Milano l’udienza di discussione, commenta: "Facebook deve farla finita con il considerarsi il padrone di casa di una piattaforma, con potere di vita o di morte su post e profili degli utenti, quando noi siamo legati a Facebook da un contratto, che Facebook non rispetta, così come non rispetta il diritto generale dei contratti, né tantomeno il Codice del consumo".

"Dato che Facebook è sede del dibattito pubblico, il social network deve mantenersi neutrale e rispettare l’art. 21 della Costituzione e non entrare a gamba tesa in questo dibattito, imponendoci regole 'americane' con atteggiamento colonialistico e soprattutto censorio".

"I social network sono la sede del dibattito pubblico di oggi, quindi non è pensabile che la tutela della libertà di manifestazione del pensiero e di espressione 'garantita' da Facebook possa essere inferiore addirittura a quella garantita dallo Stato attraverso l’art. 21 della Costituzione".

Nicosia precisa che il blocco del suo profilo "comporta anche il blocco delle pagine e dei gruppi di cui sono amministratore, vale a dire Partito Libertario, Radicali Anarchici, Laboratorio Libertario, quello dell’Associazione di tutela del cittadino e del consumatore Diritto e Mercato, oltre alla pagina culturale Frank Zappa Serious Club, con la conseguenza che il danno subito è sproporzionato, il che dimostra la totale irresponsabilità di Facebook nel proprio operato".