Fedez "nullatenente", il rapper denuncia il Codacons: "Attacchi strumentali"

I legali: "Tutte le contestazioni mosse si sono rivelate infondate". Sarebbero quattro i procedimenti in corso contro il cantante

Di Redazione Cronache
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Fedez-Codacons, i legali del cantante parlano di "forze oscure all'opera"

Tra Fedez e il Codacons adesso è guerra. Il rapper va al contrattacco per le accuse di "nullatenenza" e denuncia. Depositata in procura a Milano una querela nei confronti dell’associazione dei consumatori. I genitori di Fedez scendono in campo in quanto amministratori unici della Doom srl e della Zedef srl e ipotizzano i reati di calunnia e diffamazione. La calunnia, che è il reato che commette chi accusa qualcuno davanti all’autorità giudiziaria sapendolo innocente, è ipotizzata per l’esposto alla Guardia di Finanza che chiedeva di indagare sul rapper e le sua effettive proprietà. Nel documento si legge che "da tempo l’associazione Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana" nei confronti di Federico Lucia.

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"Per presunti comportamenti censurabili quando non addirittura penalmente rilevanti", proseguono i legali di Fedez e lo riporta Il Corriere della Sera. Che poi rilevano: "Tutte le contestazioni mosse dal Codacons con i suoi attacchi si sono rivelate infondate e strumentali, fatte unicamente per attaccarlo, ingiustamente". Ci sarebbero infatti quattro procedimenti avviati a Milano nel 2020, mentre è in corso l’udienza preliminare a Roma per una quinta accusa che riguarda un banner pubblicato dall’associazione sul Coronavirus.

Ma sono anche in grado, proseguono i legali di Fedez, di "instillare nel lettore medio per le espressioni utilizzate, sebbene in forma ipotetica, il falso convincimento che dietro operazioni societarie si celino condotte illecite". Evocando "scenari sfuggenti, insinuanti, dai contorni indefiniti e inquietanti". Dai quali "emerge persino l’impressione di forze oscure all’opera per non si sa bene quali arcani e reconditi motivi".

La replica del Codacons

La risposta non si è fatta attendere. "Ciao, Federico, sono Carlotto Patatino, come mi chiami tu - dice in un video Carlo Rienzi, presidente e fondatore del Codacons - so che ti sei un po' offeso perché abbiamo fatto un esposto alla Guardia di Finanza per la rete di società di cui sei azionista, ma tu sei nullatenente, ma che ti frega, non devi temere niente, vedrai che non uscirà fuori niente. Anche se, però, stai attento perché, giuridicamente, se tu c'hai le società, non è che puoi dire che sei nullatenente. Poi l'altra cosa, non andare con la Lamborghini a dare i soldi ai poveri, perché come fanno a credere le persone che sei nullatenente? E caro broccolino - conclude il presidente del Codacons tenendo un broccolo in mano - poi ti offendi pure, per carità, noi non vogliamo offendere nessuno, sia detto chiaramente. Non mi sembri però un tipo che ha una grande dignità che si possa offendere, ma se ti abbiamo offeso, ti chiediamo scusa. Vedremo cosa dirai ai giudici". 

IL VIDEO

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