Femminicidio Reggio Emilia, la madre del killer fu uccisa dal convivente

Mirko Genco era stato arrestato due volte e più volte denunciato dalla vittima

Cronache
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Femminicidio Reggio Emilia, il killer ha ammesso il delitto al termine dell'interrogatorio. La madre all'età di 39 anni fu uccisa dal convivente

Mirko Genco, il 24enne arrestato per l'omicidio di Juana Cecilia Hazana Loayza, la 34enne di origini peruviane trovata sgozzata nel parco di Reggio Emilia, è figlio di una vittima di femminicidio. La madre si chiamava Alessia Della Pia e fu uccisa quando aveva 39 anni nel 2015 dal convivente tunisino 30enne, Mohammed Jella. Dopo essere stata picchiata nell’androne della sua abitazione a Parma, fu immersa nella vasca da bagno e poi trasportata esanime nell’androne. Fu lo stesso Jella a chiamare i soccorsi prima di darsi alla fuga. L'uomo fu arrestato nel 2017 in Tunisia, dopo esser stato latitante per un anno e mezzo.

Mirko Genco aveva dei precedenti

Il killer di Juana Cecilia, Genco nel 2020 era stato denunciato da un’altra ex compagna con cui viveva a Parma per comportamenti vessatori. Genco, dalle dichiarazioni della donna, aveva costretto la partner a tagliare tutti i ponti con l’esterno e ad allontanarsi dagli amici. Dopo la denuncia la donna era stata trasferita in una struttura protetta. Per la vicenda risulterebbe un procedimento a carico di Genco.

Negli ultimi due mesi Genco era stato inoltre arrestato due volte per atti persecutori nei confronti di Juana, uscito dai domiciliari i primi di novembre, dopo una condanna patteggiata. Era stato arrestato il 5 settembre per essere scarcerato il giorno dopo, e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento. Violata la misura, era stato nuovamente arrestato il 10 settembre, messo ai domiciliari fino al 4 novembre. In quel giorno è decaduta la misura cautelare per la sopraggiunta sentenza di patteggiamento emessa dal tribunale di Reggio Emilia il giorno 3 novembre 2021 a 2 anni di reclusione con pena sospesa. La vittima lo aveva denunciato altre tre volte.

La confessione

Juana Cecilia lascia un bimbo di un anno e mezzo. Uccisa a coltellate, mortali i colpi alla gola, il corpo è stato trovato nel parco di via Adelina Patti, in zona Mirabello, da una abitante della zona che  alle 9,30 circa ha visto un cellulare illuminarsi e vibrare per poi scorgere, poco più in là, il cadavere e chiamare le forze dell'ordine. Poco distante è stata ritrovata dalla scientifica l'arma del delitto. 

Genco non appena raggiunto dai militari non ha opposto resistenza. Portato in caserma e sottoposto a un lungo interrogatorio ha reso dichiarazioni in merito alle sue responsabilità, riporta il Carlino. Dalla ricostruzione degli eventi Genco, la sera prima del delitto sarebbe arrivato in città da Parma e dopo aver rintracciato Juana in un locale del centro, attraverso una stories che la ragazza aveva postato su Instagram, insieme con lei si è diretto a piedi verso l'abitazione della donna. In un parco pubblico, durante il tragitto, è avvenuta l'aggressione. Prima un tentativo di strangolamento e poi l'azione con un coltello da cucina.