Femminicidio, spara alla moglie davanti alla figlia. Poi si toglie la vita
Tragedia nel Viterbese. Il folle gesto dovuto alla separazione, non la accettava. Dal 1° gennaio sono state uccise 86 donne, 73 in ambito familiare-affettivo
Femminicidio, spara alla moglie davanti alla figlia. Poi si toglie la vita
Non si fermano i femminicidi in Italia. Dal primo gennaio al 19 settembre, indicano i dati del report settimanale del Dipartimento della Pubblica sicurezza, sono stati registrati 206 omicidi, con 86 vittime donne (uno in più rispetto allo stesso periodo del 2020), di cui 73 uccise in ambito familiare-affettivo. Di queste, - si legge sulla Stampa - 52 hanno trovato la morte per mano del partner-ex partner. Nel 2020 gli omicidi volontari ai danni di donne sono stati 116, cinque in più rispetto al 2019. L'ultimo caso arriva dal Viterbese, un uomo di 65 anni ha ucciso la moglie con un colpo di fucile e poi si è tolto la vita con la stessa arma davanti alla figlia che era assieme alla madre.
È accaduto - prosegue la Stampa - intorno alle 20,15 a Castel Sant'Elia, un paesino a pochi chilometri da Nepi. La coppia si stava separando e l’uomo non viveva più con la famiglia dallo scorso giugno. L’altra sera si è introdotto nel giardino della casa in aperta campagna e ha aspettato che la moglie rientrasse. Non appena l’ha vista arrivare, si è avvicinato e le ha sparato. Poi si è tolto la vita: tutto sotto gli occhi della figlia, che accompagnava la madre, rimasta scioccata. La giovane ha trovato tuttavia la forza per telefonare ai soccorsi. All’arrivo dell’équipe del 118 per la coppia non c’era più nulla da fare. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Civita Castellana. «Mio padre non aveva preso bene la separazione - ha spiegato la giovane - ma non c’erano mai stati segnali che la situazione potesse degenerare in questo modo".