Ferrara-Travaglio, scontro su due vignette sugli ebrei pubblicate dal Fatto Quotidiano

Botta e risposta a colpi di penna per la satira contro Netanyahu

di redazione
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La vignetta del Fatto Quotidiano

Cronache

Vignette sugli ebrei, scoppia la polemica tra Giuiliano Ferrara e Marco Travaglio. Botta e risposta al vetriolo per   la satira giudicata antisemita

Botta e risposta al vetriolo tra Giuliano Ferrara e Marco Travaglio. Ad innescare lo scontro tra i due giornalisti una vignetta sugli ebrei pubblicata dal Fatto Quotidiano. La vignetta di Mannelli ritrae Benjamin Netanyahu con la kippah e la didascalia: L’ebreo ab/errante. Quella di Natangelo “suggerisce” invece che la circoncisione potrebbe permettere a Vladimir Putin di riuscire a distruggere impunemente l’Ucraina.

Ferrara ha sparato una cannonata a Travaglio dalle colonne del Foglio: "La vignetta satirica è un recinto sacro, libertà e critica. Per dissacrarla con l’antisemitismo ci vogliono o l’ispirazione omicida degli anni ci vogliono o l’ispirazione omicida degli Anni Trenta tedeschi, conseguenze serie, oppure la stupidità di un giornale che celebra i suoi 15 anni di pura merda radunando tanta bella gente intorno al concetto di ebreo (ab)errante o all’idea che per essere più crudele Putin abbia bisogno di una sola cosa, la circoncisione".

Poi l’attacco diretto al direttore Travaglio: "fascista di destra e corsivista dei giochi di parole". La replica di Travaglio non si è fatta attendere: "Spiegare le battute a chi non le capisce è già triste, ma spiegare le vignette degli altri a chi non le capisce è inutile. Mi spiace che Ferrara non prenda più soldi dalla Cia per fare la spia – lo ha raccontato lui – altrimenti glielo spiegherebbero i suoi amici americani".

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