Festini Genova, "penitenze sessuali, escort e coca". I non ricordo dei manager

La Procura vuole capire meglio: il sospetto è che droga e belle ragazze disinibite servissero solo ad oliare le discussioni sugli appalti

Di Redazione Cronache
Tags:
festini genova
Ragazza sniffa cocaina
Cronache

Festini Genova, le escort allo scoperto: "Ecco che cosa succedeva in quella villa"

La vicenda dei festini di Genova non è chiusa, i pm oltre ad indagare sulla questione della droga e delle escort, cercano di capirci di più. Il sospetto degli inquirenti è che queste "cene eleganti" servissero solo ad oliare le discussioni sugli appalti. Per questo si sta valutando l'apertura di un nuovo filone d'inchiesta per andare più a fondo alla questione. La villa finita al centro dello scandalo - si legge su Il Corriere della Sera - si trova in montagna e domina tutto il golfo di Genova. Si tratta di una sorta di borgo dove si arriva dopo quaranta minuti buoni di tornanti. Qui secondo gli inquirenti, a casa dell'architetto Alessandro Cristilli, avvenivano questi incontri. Oltre a belle ragazze erano presenti anche manager della Genova bene. Diverse escort hanno parlato di quelle serate e i racconti sono tutti molto simili: "Si giocava a obbligo o verità e c'erano delle penitenze sessuali. Poi giravano vassoi pieni di cocaina",

Leggi anche: Giulia, "Turetta in Italia in 10 giorni". Il papà di Filippo chiede perdono

Leggi anche: Giulia, Filippo l'ha caricata in auto ancora viva. Due coltelli per ucciderla

Leggi anche: Giulia, "I maschi disturbati non hanno mamme normali": bufera a Domenica In

Sarebbe stato proprio il blasone di Cristilli a richiamare (e inguaiare) altri personaggi della "Genova bene". A tirare dentro il vicegovernatore leghista Piana (non indagato) - prosegue Il Corriere - è stata una delle due escort, Jessica Nikolic (indagata per sfruttamento della prostituzione ed estorsione), che dice di averlo riconosciuto in foto: "Quella sera si presentò come autista di bus". Piana replica seccato: "Ma come debbo dirlo che non sono mai stato in quella casa, che non sono mai stato a prostitute o preso droga? Voglio sperare che sia tutto un equivoco, altrimenti debbo pensare che ci sia dell’altro. Già mi hanno rovinato la vita abbastanza". Pur non essendo tenuto a farlo, Piana è andato a spiegare le sue ragioni in Procura.