Figlio di Trussardi choc: "Mio padre emarginato perché etero". Trema il mondo della moda

Tomaso accusa: "Tutti gli stilisti che erano gay lo boicottavano, non lo facevano sfilare, non lo accettavano alle fiere"

di redazione cronache
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Nicola Trussardi

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Figlio di Trussardi, tra ricordo e del padre e veleno verso gli altri stilisti: "Lo ghettizzavano"

Il figlio di Nicola Trussardi lancia pesanti accuse contro il mondo della moda sul trattamento riservato a suo padre. Tomaso - intervenendo nel podcast di Giacomo Freddi - non usa mezzi termini: "Lo trattavano come un diverso e dico una cosa forte: perché non era gay. E quindi tutti gli stilisti che erano gay lo boicottavano, non lo facevano sfilare, non lo accettavano alle fiere: se si va a vedere le foto dei tempi c’erano Missoni, Armani, Versace, Krizia, Fiorucci, Ferrè, lui mai. Lo ghettizzavano - prosegue Tomaso e lo riporta Il Giornale - perché era bergamasco, perché non era stilista, era soltanto un pellettiere".

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Nicola Trussardi è morto nel 1999 all'età di 57 anni a causa di un incidente stradale, ma nonostante siano passati molti anni da quel tragico evento, il figlio Tomaso viene ancora etichettato come figlio di papà: "Mi fa ridere - si sfoga - io che il padre l’ho perso quando avevo 15 anni". Poi Tomaso racconta altri dettagli sul difficile rapporto del padre con il mondo della moda. "Visto che non lo accettavano alle fiere, lui disse: sfilo fuori. Adesso chi sfila in fiera? Nessuno. È stato un precursore, ed ha capito anche - prosegue Tomaso Trussardi - che doveva creare un lifestyle, non un'azienda di moda. Qualcosa che fosse un'emanazione di quello che piaceva a lui, e tutto questo lo estrinseca proprio il marchio del levriero, il cane più elegante e più veloce che c’è".