Fini-Tulliani, voci di separazione. Montecarlo al centro dell'addio...

Botta e risposta sulla casa di Montecarlo nel giorno dell'udienza per la vendita

di Redazione
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Cronache

L’accusa ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione per Fini e a 9 per Elisabetta Tulliani

 

Gianfranco Fini e quella che fino al giorno dell’udienza per la vendita della casa a Montecarlo era considerata la sua compagna, Elisabetta Tulliani, non si sono salutati o parlati in tribunale, mentre l’accusa chiedeva pene esemplari per entrambi. Voci insistenti parlano di una separazione della coppia.

Lunedì 18 marzo Gianfranco Fini e la sua compagna Elisabetta Tulliani erano presenti al processo che vede entrambi imputati per riciclaggio nell’ambito della vendita di una casa di proprietà del partito Alleanza Nazionale, di cui Fini era capo, a Giancarlo Tulilani, fratello di Elisabetta.

I soldi dell’acquisto della casa, avvenuto secondo l’accusa a un prezzo molto più basso di quello di mercato, sarebbero riconducibili all’imprenditore Francesco Corallo, a sua volta sotto processo per vari reati tra cui riciclaggio ed evasione fiscale.

La proprietà sarebbe poi passata di mano ancora una volta ripulendo soldi provenienti da traffici illeciti di Corallo. Elisabetta Tulliani sarebbe stata co-intestataria della casa e, sempre secondo la procura, Gianfranco Fini sarebbe stato a conoscenza della provenienza del denaro con cui era stata acquistata.

Al processo tenutosi lunedì 18 marzo, in cui l’accusa ha chiesto una condanna a 8 anni di reclusione per Fini e a 9 per Elisabetta Tulliani, i due, che dovrebbero essere in una relazione sentimentale, non si sarebbero parlati o salutati, rimanendo ai lati opposti dell’aula, stando a quanto riporta il sito del quotidiano la Repubblica.

Durante le altre udienze del processo, Fini ha accusato Giancarlo Tulliani e la sorella Elisabetta di averlo ingannato e di aver fatto pressioni su di lui perché vendesse la casa di proprietà del partito Alleanza Naizonale.

“Sono stato ingannato da Giancarlo e dalla sorella Elisabetta che insistettero affinché mettessi in vendita l’immobile. Solo anni dopo ho saputo che il proprietario della casa era Tulliani e ho interrotto i rapporti con lui” ha detto Fini ai magistrati.

“Anche il comportamento di Elisabetta mi ha ferito: dagli atti del processo è emerso che lei era comproprietaria e poi appresi anche che il fratello le bonificò una parte di quanto ricavato dalla vendita. Tutti fatti che prima non conoscevo”, ha poi concluso l’ex presidente della Camera.

La risposta a queste accuse da parte di Elisabetta Tulliani è arrivata con alcune dichiarazioni spontanee rese però soltanto nella giornata di ieri, lunedì 18 marzo, molto tardi nel processo.

Tra le lacrime la donna ha accusato il fratello di essere l’unico responsabile di quanto accaduto, senza mai citare Gianfranco Fini. La sentenza riguardo alla vicenda sarà pronunciata il 18 aprile.