Firenze, Calderone al cantiere. Spunta il precedente della ditta di Alfano
Maria Elvira Calderone sul cantiere di via Mariti: "Presenteremo misure per il contrasto al lavoro sommerso". E spunta un precedente...
Crollo nel cantiere Esselunga a Firenze, la ministra Calderone: "Aumenteremo le ispezioni del 40%"
Ancora disperso il corpo del quinto operaio vittima della tragedia del crollo del cantiere Esselunga in via Mariti a Firenze. Dopo il lutto cittadino, nella giornata di oggi è arrivata in visita la ministra del lavoro Maria Elvira Calderone, accolta da numerose autorità tra cui il sindaco Dario Nardella, il governatore Eugenio Giani, la prefetta Francesca Ferrandino e il questore Maurizio Auriemma. "Avevo bisogno di venire qui – ha detto la ministra – perché bisogna comprendere in che modo le norme che scriviamo possano essere utili ed efficaci». Calderone ha ricordato che «nel corso del 2023 hanno preso servizio 850 ispettori e questo consentirà di aumentare il numero delle ispezioni in tema di sicurezza sul lavoro del 40 per cento, è evidente che se c’è da incrementare il numero degli ispettori e far scorrere la graduatoria questa è una cosa che chiederò in consiglio dei ministri".
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Calderone ha poi annunciato che "presenteremo un pacchetto di misure per il contrasto al lavoro sommerso, al caporalato, al lavoro irregolare, anche sul settore degli appalti e sulla corretta applicazione dei contratti» Poi ha affermato la volontà di «rendere la sicurezza sul lavoro una materia obbligatoria nei percorsi scolastici". Quanto alla probabile presenza di lavoratori irregolari nel cantiere di via Mariti, "se ci sono norme che sono state violate, questo sarà assolutamente sanzionato e punito" La ministra ha visitato insieme alle autorità presenti il luogo esatto del crollo: "Viene difficile parlare dopo quello che ho visto, dico grazie ai vigili del fuoco e a chi sta lavorando per cercare non solo di ritrovare l’ultimo operaio ma di ricostruire la dinamica dell’incidente, ancora è presto per avere le idee chiare su quello che è successo, si fanno tante ricostruzioni, lasciamo lavorare le autorità". Nella zona del crollo è comparso uno striscione fatto da alcuni residenti in cui si chiede un parco al posto del centro commerciale in costruzione.
Tragedia in un cantiere a Firenze, Schlein: "Più sicurezza sul lavoro anche nelle stazioni appaltate"
Della tragedia di Firenze torna a parlare anche la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein: "Chiediamo che il Governo prenda misure che estendano le tutele del Codice degli appalti al settore privato, solo così noi potremo fare un passo avanti a garanzia di lavoratrici e lavoratori e mettere fine ad una concorrenza a ribasso fatta sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Questa è una questione per noi essenziale e fondamentale". "In particolare - ha sottolineato - chiediamo che sia esteso il divieto di fare il ribasso sul costo del lavoro e sui costi legati alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Chiediamo che si estenda anche al privato l'obbligo di utilizzo del contratto edile. Attenzione: il contratto firmato dalle associazioni più rappresentative non il contratto più applicato o magari contratti pirata firmati da organizzazioni che non sono realmente rappresentative".
"E chiediamo - ha proseguito - che ci sia una parità normativa e retributiva tra l'appalto e il sub appalto perché coloro che lavorano in quei sub appalti non sono lavoratrici e lavoratori di serie B, non devono avere meno tutele, non devono avere meno diritti e non devono lavorare in condizioni di minore sicurezza. Questo non è accettabile". Forte il richiamo del cardinale presidente della Cei, Matteo Zuppi, a «In mezz'ora» su Rai Tre parlando del problema della sicurezza sul lavoro dopo l'incidente di Firenze: "La rabbia deve diventare lucidità per evitare ipocrisie o discorsi retorici di facile morale, bisogna trarre le conseguenze" e "uno dei problemi più grossi sono i controlli» e «i ribassi significano inventarsi di tutto" per ottenere l'appalto. "La sicurezza costa ma la vita ha un valore che non può mai essere calcolato".
Crollo in un cantiere a Firenze, un anno fa il precedente. La ditta committente? La stessa presieduta da Alfano
Poco più di un anno tra un incidente e l’altro, con esiti completamente diversi. L’azienda committente e la ditta appaltatrice, coinvolte nel crollo nel cantiere Esselunga di Firenze in cui sono morti almeno quattro operai, sono le stesse di un altro incidente simile, verificatosi il 10 febbraio del 2023 a Genova. In zona San Benigno, tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio installata presso la nuova Esselunga. L’azienda immobiliare è La Villata Spa, partecipata al 100% dalla catena di supermercati, presieduta dall’ex ministro Angelino Alfano. Esselunga ha acquisito l’intera società pochi mesi fa acquistando il 32,5% che era posseduto da Unicredit al prezzo di 435 milioni. L’esecutrice dei lavori è l’Aep, Attività Edilizie Pavesi. Ha sede a Pieve del Cairo in provincia di Pavia.
Ex delfino di Silvio Berlusconi, Alfano è stato ministro della Giustizia nel governo Berlusconi IV e ministro dell’Interno dei governi Letta e Renzi. Oggi, Alfano non è solo presidente di La Villata, ma partner dello studio legale Bonelli Erede. Secondo quanto riporta l’edizione fiorentina di Repubblica, ad assicurargli il ruolo di rilievo sarebbero stati i buoni rapporti con Marina Sylvia Caprotti, la figlia di Bernardo Caprotti, il fondatore di Esselunga, e della moglie Giuliana Albera. Lo studio di ingegneria che ha lavorato al progetto, si legge sul cartello affisso all’esterno del cantiere, è invece quello di Marco Passaleva, titolare di diverse opere a Firenze e dintorni. Lo stesso Passaleva specifica a Repubblica di non essere lui il progettista del prefabbricato interessato dal crollo.