Sangiuliano indagato per peculato. Denaro pubblico per Boccia? Interdetto l'accesso alla Camera all'ex consigliera del ministro

Le accuse sono di peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio

di redazione cronache
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GENNARO SANGIULIANO

Cronache

Sangiuliano indagato: peculato e diffusione di segreto d'ufficio

Nuova svolta sul caso Sangiuliano, l'ex ministro della Cultura adesso è indagato dalla Procura di Roma. I reati ipotizzati dai magistrati italiani sono quelli di peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio. Come da protocollo, il fascicolo adesso - riporta Il Corriere della Sera - verrà trasmesso al tribunale dei Ministri, considerando la carica ricoperta fino a pochi giorni fa da Sangiuliano. I fatti che i pm sono chiamati ad approfondire ruotano intorno agli stessi per i quali l'ex titolare del Mic ha presentato le dimissioni irrevocabili, ovvero al rapporto con la 41enne Maria Rosaria Boccia, coinvolta in attività istituzionali anche senza un preciso incarico.

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Il reato di peculato riguarda i presunti viaggi che l'imprenditrice ha detto di aver fatto insieme all'ex ministro, anche di lungo raggio e per eventi non legati al ruolo di Sangiuliano. Lo stesso ex ministro ha ribadito più volte che nessun euro pubblico è stato speso in favore di Boccia. Discorso simile per il reato di rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio, un'accusa che nasce sempre dalle parole della consulente che ha più volte affermato di essere stata coinvolta in riunioni organizzative in vista del G7.

Ecco che cosa rischia l'ex ministro Sangiuliano. Ecco le pene che potrebbero comminargli

L'ex ministro Sangiuliano adesso rischia grosso. Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi. Dispositivo dell'art. 379 bis Codice Penale. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque rivela indebitamente notizie segrete concernenti un procedimento penale, da lui apprese per avere partecipato o assistito ad un atto del procedimento stesso, è punito con la reclusione fino a un anno.

Interdetto accesso alla Camera a Maria Rosaria Boccia

Alla luce della violazione della regola che vieta l' effettuazione e la diffusione di foto e video senza autorizzazione, il Comitato per la sicurezza di Montecitorio, presieduto da Sergio Costa, ha stabilito, sulla scorta di precedenti analoghi, di interdire l'accesso alle sedi della Camera dei deputati alla Signora Maria Rosaria Boccia, fino a diversa deliberazione degli organi competenti. Si precisa che nel caso in oggetto la violazione ha riguardato siti particolarmente sensibili, tra cui la Galleria dei Presidenti e il Transatlantico. Lo rende noto la Camera.