Giletti e Giannelli a processo per diffamazione aggravata verso il capo Dap

I fatti risalgono al 2020, e riguardano i rapporti definiti poco trasparenti tra l'ex capo Dap Francesco Basentini e il boss Michele Zagaria

Di Redazione Cronache
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Massimo Giletti Luca Giannelli
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Giletti e Giannelli a processo per diffamazione aggravata verso il capo Dap

Massimo Giletti, ex conduttore della trasmissione televisiva "Non è l'Arena", e Luca Giannelli, per un servizio andato in onda nel telegiornale della stessa rete, dovranno comparire davanti al tribunale di Potenza il 20 febbraio 2024 per rispondere dell'accusa di diffamazione aggravata ai danni dell'ex capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini.

I fatti risalgono al 2020, quando in una puntata della sua trasmissione su La7, la sera del 26 aprile - dedicata alle "gestione dei detenuti in occasione dell'emergenza pandemica" - Giletti raccontò di una visita che Basentini aveva fatto nel carcere dove era detenuto il boss Michele Zagaria, arrivando alla conclusione che quest'ultimo aveva ottenuto "un regime detentivo favorevole in conseguenza di un colloquio privato" con Basentini, "intrattenuto in una zona dell'istituto carcerario tale da garantirne la clandestinità".

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Le indagini hanno accertato che l'incontro avvenne "nella zona dei passeggi", dove Zagaria "si trovava già". Inoltre, il diverso regime detentivo a cui Zagaria fu sottoposto non fu "in alcun modo migliorativo delle condizioni" dello stesso boss. Per quanto riguarda Giannelli, l'accusa nei suoi confronti si riferisce ad un servizio andato in onda sul telegiornale de La7 il 10 maggio 2020. Nel servizio si faceva riferimento alla decisione del governo che dispose "il rientro negli istituti penitenziari di particolari categorie di detenuti che erano stati ammessi a detenzione domiciliare nel corso delle fasi più acute dell'emergenza pandemica". Il servizio sosteneva che le "scarcerazioni eccezionali" erano state "decise appunto da Basentini", mentre invece erano state decise, conformemente alla legge, "soltanto dall'autorità giudiziaria".