Giulia e la famiglia, il legame con la nonna pittrice. "Era preoccupata"

Ciascuno di loro ha perso un pezzo, quel legame che non ritornerà più e che ora vogliono ricordare. Il rapporto speciale col fratellino Davide

Di Redazione Cronache
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Giulia Cecchetin
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Giulia e la famiglia, gli ultimi messaggi strazianti col fratello minore. E il simbolo di quel libro lasciato vicino al corpo

L'omicidio di Giulia Cecchettin ha scosso il Paese. La terribile fine della ragazza che stava per laurearsi, ad opera del suo ex compagno Filippo Turetta, continua a tenere banco. Sulle dinamiche dell'uccisione sono in corso le indagini, ma intanto emergono dettagli sui campanelli d'allarme inascoltati. E provengono proprio dalla sua famiglia, da persone vicinissime a lei. Come la nonna paterna Carla Gatto, Giulia condivideva l'interesse per l'arte e la pittura. La signora abita a Rovigo ed è una nota pittrice, socia del locale Circolo di Arti Figurative. "È un momento tremendo, siamo tutti frastornati e disorientati", ha rivelato al Gazzettino dopo aver appreso della morte di Giulia. "Era una ragazza meravigliosa. Una ragazza moderna, ma con qualcosa di antico nei modi, che le veniva da un'educazione alla sensibilità e al rispetto, alla gentilezza, ricevuta in famiglia". La giovane non era preoccupata per la discussione della tesi di laurea. Né per quel suo ex "che aveva lasciato a causa della sua possessività", spiega la nonna. Cosa provava? "Il suo era un sentimento di pena nei confronti di chi non accettava la separazione, per questo non aveva interrotto i contatti con lui". Il rapporto con la nonna era intenso.

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"Quando era piccola la vedevo più spesso perché con i suoi veniva a pranzo o a cena - confida la donna -. Poi, crescendo, con l’università e gli amici la vedevo di meno, ma il rapporto era comunque di grande confidenza tra noi". Giulia aveva già deciso il suo futuro: dopo la laurea triennale avrebbe frequentato un corso per illustratrice di libri a cui si era già iscritta. A rivelarlo è stata la nonna Carla. Un dettaglio che si unisce al ritrovamento (vicino al corpo della vittima) di un libro per l'infanzia. Si tratta di un testo per bambini intitolato "Anche i mostri si lavano i denti". Ogni ipotesi è lecita: dimostra l'interesse della giovane per questo tipo di letteratura? Non si sa. Come non ci conosce perché (e se) Turetta avrebbe deciso di lasciarlo proprio là. Poi c'era il rapporto speciale col fratellino minore. Gli ultimi messaggi scambiati via WhatsApp. Strazianti. "Spero di non averti svegliato. Sono andata a prendere l’autobus per andare a fare colazione con i miei amici. Ti voglio bene". Davide risponde poco dopo: “Grazie amore, anche io tanto".