Giustizia, l'allarme delle toghe: "Riforme inutili senza fondi e magistrati"

"Solo annunci e proclami, sistema giudiziario ai limiti del collasso"

Di Redazione Cronache
Aula di tribunale
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I magistrati criticano le nuove norme e lamentano mancanza di fondi e personale

Le riforme della giustizia nel mirino delle toghe che lamentano mancanza di fondi e personale. Per esempio a Milano. In tutti gli uffici del Distretto della corte d’Appello di Milano si registrano carenze di organico, sia tra i magistrati togati, sia tra quelli onorari. La percentuale delle scoperture effettive degli organici relativi ai magistrati togati secondo i dati pubblicati dal Csm al 1 dicembre 2023 “si aggira intorno al 20%, con punte del 29% per il Tribunale per i minorenni, del 24% per la Corte di appello e del 21% per il Tribunale di Milano”. Lo ricorda Giuseppe Ondei, presidente della corte d’Appello di Milano in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Peggiore la situazione per gli organici dei giudici onorari: al Tribunale di Milano, ad esempio, su un organico di 120 giudici onorari di pace ne sono presenti solo 78 e su un organico di 180 giudici di pace ne sono presenti solo 50. “L’aspetto più paradossale è che persino gli organici dei magistrati che dovrebbero coprire i vuoti di organico sono ampiamente scoperti: la percentuale è dell'88% per i giudicanti e del 100% per i requirenti”.

Dalla protesta si sta passando alla sconforto perché nonostante gli “enormi sforzi” del Csm “continua a permanere elevata la tempistica per la nomina di magistrati semidirettivi e direttivi: predisporre il bando sei mesi prima della prevista cessazione dell'incarico e coprire il posto dopo un anno dalla vacanza costituisce un lasso di tempo francamente intollerabile per un sistema che è in una delicata fase di transizione organizzativa e richiede la presenza negli Uffici di guide preparate e autorevoli” sottolinea Ondei.

Situazione "più compromessa" è quella riguardante il personale amministrativo. Al 30 giugno 2022 c’era "una percentuale di scopertura del 31,4%, a fronte di una scopertura nazionale del 25,46%: quest'anno siamo arrivati a una scopertura che alla data 1 dicembre 2023 si attesta al 38,1%. Si tratta di una percentuale destinata ad aumentare con il passaggio di un numero elevato di impiegati ad altre amministrazioni perché economicamente più attrattive. La Regione Lombardia encomiabilmente ci metterà a disposizione temporaneamente dipendenti regionali ma ciò purtroppo non basterà. Siamo vicini alla debàcle tanto più se si considera che l'età media del poco personale rimasto è di 57 anni. Ed è difficile consolarsi con la speranza che il peggio sia passato” conclude il presidente Giuseppe Ondei.

Nel mirino anche i test. "Sui test psicoattitudinali vorremmo capire di cosa si parla, perché sono annunci e proclami e non c'è nulla di concreto. Poi ricordo a tutti, per tranquillizzare, che l'equilibrio dei magistrati è uno dei primi parametri della valutazione fin da quanto si entra in magistratura e si fa sul campo. Poi se si pensa di introdurre altro vedremo come, quando, la tempistica e le modalità, altrimenti si parla di qualcosa di molto astratto e che ci richiama ad una contrapposizione con la politica che noi vorremmo mettere da parte. Penso che qualcuno ogni tanto la voglia rinfocolare ad arte". Così Giuseppe Santalucia, presidente dell'Associazione nazionale magistrati, a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2024 in Corte di Appello a Roma.

 

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