Grave incendio in una zona boschiva di Vieste, nel Foggiano. Evacuata una struttura turistica: circa un migliaio di sfollati

Dalle prime ore dell'alba sono in azione Vdf e Protezione civile. Due Canadair sono in azione: forte preoccupazione per il forte vento

Di Redazione Cronache
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A Vieste, in provincia di Foggia, una zona boschiva sta bruciando dalle prime luci dell'alba. Evacuata la zona e una struttura turistica: circa un migliaio di turisti sfollati

Il bosco della Baia di San Felice sta bruciando da questa mattina. Alle prime luci dell'alba di oggi, mercoledì 24  luglio, è scoppiato un incendio in una vasta zona boschiva di Vieste, in provincia di Foggia. Da alcune ore stanno operando le squadre dei Vigili del fuoco, gli uomini dell’Arif (Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali) e i volontari della protezione civile. A preoccupare sono il forte vento, che alimenta ancora di più le fiamme, e la difficoltà di intervenire via terra. Per questo motivo è stato chiesto l'utilizzo di due Canadair che dall'alto stanno effettuando dei lanci di acqua e liquido ritardante per fermare le fiamme ed evitare la propagazione verso la zona balneare. 

 

Infatti, nelle vicinanze della zona interessata dall'incendio c'è una struttura turistica che potrebbe essere raggiunta dalle fiamme. Per questo, il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, che sta seguendo l’andamento dell’incendio con particolare apprensione, ha deciso di far evacurare il villaggio, portando in sicurezza circa un migliaio di turisti. Alcuni saranno ospitati in due strutture lontane dalla zona dell'incendio (sul Gargano), altri troveranno rifugio in una palestra allestita dal Comune di Vieste. Sono stati messi a disposizioni anche mezzi e barche per il trasferimento dei turisti. L'anno scorso, indicativamente nella stessa località, un altro incendio provocò gravi danni al patrimonio naturale e costrinse le autorità a evacuare una grande struttura turistica. 

Le preoccupazioni del Sindaco di Vieste. "È il quinto tentativo di incendio della settimana"

Il primo cittadino non nasconde la preoccupazione per quello che sta succedendo e, come riporta il Corriere della Sera, ha detto: "È una situazione critica. È il quinto tentativo di incendio in una settimana e stamani ci sono riusciti. Stiamo valutando il da farsi per capire se evacuare o meno la struttura". Cosa che alla fine è stata fatta. Secondo alcune indiscrezioni sembra che il rogo (apparentemente doloso) sia partito da più punti diversi.

La Procura di Foggia aprirà un'indagine per determinare quali sono le cause dell'incendio, ma anche per capire se la sua natura è davvero dolosa oppure no. Anche se si fa sempre più strada l'ipotesi del dolo. Qualcuno avrebbe appiccato il fuoco. Lo dice ad Ansa il tenente colonnello Giuliano Palomba, comandante del reparto carabinieri del parco nazionale del Gargano e dell'Alta Murgia che sta coordinando l'indagine: "Abbiamo individuato già da questa mattina l'origine dell'incendio e provveduto a sequestrare degli oggetti che fanno supporre l'origine dolosa delle fiamme. Abbiamo comunicato tutto ciò che abbiamo rintracciato alla magistratura. Da giorni seguivamo delle tracce che ci hanno condotto a due filoni investigativi su cui ci stiamo concentrando". 

A causa dell’incendio, per ragioni di sicurezza e per consentire le attività di spegnimento del fuoco, è stato chiuso un tratto della strada provinciale 53, la litoranea che collega Mattinata a Vieste. Il centro garganico può essere comunque raggiunto attraverso la strada interna, detta della Montagna. A terra stanno ancora lavorando carabinieri, Vigili del fuoco e operai forestali. Al momento non sembra ci siano vittime o feriti.

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