Grillo jr, il padre dell'altra ragazza: "Le foto hot? Lei non è più la stessa"
L'udienza del genitore di Roberta, l'amica di Silvia che dormiva sul divano, anche lei molestata. "Ha cominciato a soffrire di attacchi di panico"
Processo Grillo Jr, l'udienza del padre di Roberta: "Attacchi di panico e vita stravolta dopo quella notte"
Prosegue il processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici a Tempio Pausania. Il figlio del fondatore del Movimento 5 stelle e gli altri ragazzi sono accusati di stupro di gruppo, ma non solo da Silvia, la giovane italo-norvegese da cui è partita la denuncia, ma anche dall'altra ragazza che era in quella casa e che dormiva sul divano, Roberta. Il padre racconta in aula la vita stravolta di sua figlia che "ha smesso di studiare per un anno", che "aveva attacchi di panico", che "non era più la stessa". Dice ai giudici delle tante volte che le è mancato il respiro, che si è sentita soffocare. Sua figlia è Roberta, una delle due ragazze che hanno firmato le denunce del caso Grillo jr. "Quelle foto hot - dice il padre di Roberta in aula - le hanno stravolto la vita".
Leggi anche: Processo Grillo jr, Silvia: "Mi teneva la testa, la portava verso il suo pene"
Leggi anche: Accusa di violenza per Corsiglia, amico di Ciro Grillo: chiesto un processo
"Da quando ha scoperto le sue fotografie a sfondo sessuale scattate mentre dormiva sul divano - prosegue il padre di Roberta in aula - non è stata più la stessa e ha cominciato a soffrire di attacchi di panico. Ma era diventata molto ansiosa anche prima di parlare in famiglia di quello che era accaduto quella sera". A parte lui, in aula ha testimoniato anche la sorella minore di Silvia. Per parlare di quanto l’avesse vista provata nelle ore e nei giorni successivi ai fatti. Altro teste della giornata: lo psichiatra Pablo Zulian - prosegue Il Corriere - che ha in cura Silvia dal 2020. Ha descritto una ragazza in grande difficoltà, che ha dovuto cambiare farmaci e terapia più volte e che è peggiorata dopo le udienze fiume alle quali ha partecipato nei mesi scorsi. "È stata documentata la sofferenza dopo i fatti" dicono gli avvocati di Silvia.