Guerra, il mondo accelera verso il baratro con Biden, Meloni e Macron

A 110 anni di distanza, constatando come si stanno comportando quasi tutti i politici, abbiamo in atto una corsa sempre più accelerata verso il baratro

Di Paolo Diodati
Guerra a Gaza
Cronache

Guerra, il mondo accelera verso il baratro con Biden, Meloni e Macron

Marinetti, padre vulcanico e fantasioso del futurismo, è stato un vero rivoluzionario,  almeno a parole ed esempio di vita. Basti ricordare il suo programma e solo alcune sue affermazioni: "distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e cantare le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa, glorificare la guerra — sola igiene del mondo —, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”.

Questo bel programma fece il giro tra gli annoiati intellettuali europei e non sono informato sulle reazioni delle femministe di allora, convinte che non potesse esserci igiene nel mondo, se non uccidendo tipi come Marinetti. Le motivazioni sul perché la guerra fosse l'unica igiene del mondo furono ben elencate in un libretto subito pubblicato, considerata la risonanza avuta dal suo programma. Da notare che il libretto, fu dedicato ai giovani studenti d'Italia: lezione di futurismo, alle generazioni future.

A 110 anni di distanza, constatando come si stanno comportando quasi tutti i politici, abbiamo in atto una corsa sempre più accelerata verso il baratro: un'ecatombe ultra-igienica. Corsa accelerata grazie a, in particolare Biden, lo spaccone Macron, pronto a mandare uomini al fronte e la migliore amica di Zelensky, l'incredibile, spregiudicata Giorgia (vedi accordo decennale di aiuti e con aiuti finanziari doppi di quelli dichiarati ufficialmente). Dà il suo piccolo contributo anche la Schlein che, inizialmente incerta e ambigua, ora è decisamente favorevole alla linea del governo, eliminando la differenza più importante con la Meloni.

Sui motivi per decantare la guerra e i suoi benefici, uno indiscutibilmente vero è l'impulso che dà a varie industrie e la spinta a inventare nuovi mezzi di distruzione.

Alla ricerca di armi NBC (Nucleari, Biologiche, Chimiche) sempre più potenti, ha dato il suo contributo determinante anche il fisico Robert Oppenheimer. Non so chi abbia suggerito a Fazio l'assurdo parallelismo tra il "non sapere" di Oppenheimer delle catastrofiche conseguenze dell'esplosione delle bombe atomiche e il "non sapere" di Chiara Ferragni dei pericoli o delle pericolosità delle sue operazioni di beneficenza.

Nel 1945 era in atto una corsa, tra Germania e USA a chi realizzava prima la bomba atomica, perché si sapeva che sarebbe stata decisiva, proprio per la sua potenza distruttiva. Non a caso Hitler, nella disperazione finale, parlava di "arma segreta".

Oppenheimer entrò in crisi quando vide due città (Nagasaki e Hiroshima) distrutte dalle prime due bombe atomiche usate: erano più distruttive di quanto immaginasse. Crisi che gli impedì di partecipare alla costruzione della bomba all'idrogeno. Ma la Ferragni, perché doveva essere consapevole di un "effetto bomba" come ha sostenuto Fazio, se avesse fatto beneficenza in modo chiaro e pulito?

Il buffo è che Fazio ha ripetuto di non essere un pm, ha fatto un parallelismo sballato che comporta la consapevolezza della Ferragni del "pericolo bomba" ma, da quel fratacchione che appare, è come se avesse concluso "Ego te absolvo".

Tags:
fazioferragniguerra