Guerra Ucraina, la libertà di giudizio di Prodi e il monito di pace del Papa
"Non sono mai stato prodiano ma non posso che ammirarne la libertà di giudizio. E come dice Francesco: "I potenti decidono mentre i poveri muoiono""
Guerra Russia-Ucraina: tra disinformazione e proclami belligeranti fondati su fake news, affidiamoci alla libertà di giudizio di Romano Prodi e di Papa Francesco
1) La prima vittima della guerra è sempre la verità, o quantomeno la manifestazione di giudizi aderenti alla realtà. E questo non solo in Russia, ma anche in Europa e in Italia.
2) Anche in questo modo si compie quanto detto ieri da Francesco durante l’Angelus: “C’è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono”
3) Nelle "decisioni dei potenti all’insaputa dei poveri" rientra pure la questione energetica. Il riferimento è alle rassicurazioni fornite da Biden a Varsavia, secondo cui l’America venderà il suo gas naturale liquefatto ai Paesi Ue, soppiantando la fornitura del gasdotto russo.
4) Si tratta però di un proposito irrealizzabile. Ieri Romano Prodi sul Messaggero ha scritto: “Ottimo proposito ma, proprio ragionando su autorevoli fonti americane, non proprio facile da concretizzare. In primo luogo anche la pur cospicua esportazione di Gnl (Gas Naturale Liquefatto) degli Stati Uniti non può, per motivi ambientali, crescere sensibilmente oltre gli attuali 100 miliardi di metri cubi all'anno. Inoltre, l'esportazione di gas non può fisicamente aumentare in un breve spazio di tempo perché i terminali americani operano a capacità piena e occorrono quasi tre anni per costruirne di nuovi, che vengono iniziati solo se vi è la garanzia di fornitura e di acquisto per almeno un ventennio.
L'unico modo per accrescere sostanzialmente le esportazioni in Europa è quindi quello di deviare verso i nostri mercati parte della produzione che ora viene, per oltre la metà, esportata verso l'Asia. Bisogna però tenere conto che, per una quota consistente, si tratta di contratti a lungo termine e che la modesta parte disponibile deve essere pagata a prezzi concorrenziali con quelli, già altissimi, che vengono pagati dai mercati asiatici. Nel comunicato congiunto sull'accordo non si parla dei prezzi che, ovviamente, negli Stati Uniti non possono che essere lasciati al libero mercato.
Se ragioniamo coi dati di oggi, dobbiamo in ogni caso concludere che, oltre al prezzo all'origine, i costi di liquefazione, trasporto e rigassificazione porterebbero il prezzo del gas in Europa a un livello pari ad almeno cinque volte rispetto a quello degli Stati Uniti. Il tutto senza tenere conto del fatto che in Europa gli impianti di rigassificazione già operano a piena capacità, salvo quelli spagnoli, che tuttavia non sono connessi con il resto d'Europa».
4) In definitiva, l’inasprimento delle sanzioni europee verso la Russia, è condizionato da una FAKE: la fungibilità dei rifornimenti energetici anche all'Italia alle medesime condizioni economiche indifferentemente da Russia o USA. Si tratta di una notizia determinante per la nostra economia, che meriterebbe una riflessione parlamentare fondata su dati trasparenti e oggettivi. Eppure nulla! Su tutto prevale la nuova foga bellicista che qualifica ogni dissenziente a un “putiniere di complemento”.
Come ha notato Alessandro Banfi nella sua rassegna, il termine “pacinarcisista” coniato da Massimo Gramellini sul Corsera, per denigrare chi è contrario alla guerra e lo dice in televisione, è speculare a quello formulato da D’Annunzio e Mussolini. Questi inventarono il termine “panciafichista” per sbeffeggiare chi non voleva l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra mondiale.
5) Non sono mai stato prodiano, ma non posso che apprezzarne e ammirarne la libertà di giudizio. Per il resto, nessuno ci spiega l’inaffidabilità degli attuali proclami. Appunto, come ha detto Francesco: “i potenti decidono e i poveri muoiono”.
* Professore di diritto costituzionale all'Università di Lecce