Il bancario che ha spiato i conti di Giorgia e Arianna Meloni: "Sono un maniaco del controllo". Caccia ai mandanti

Vincenzo Coviello è entrato nei conti di 7mila persone, molte ricerche si concentrano sul governo: "Ho agito da solo", ma i pm temono ci sia qualcosa di più grosso sotto

di redazione cronache
Giorgia Meloni e Arianna Meloni
Cronache

Conti correnti spiati a mezzo governo, il bancario insospettabile e il sospetto di un complotto

Dopo lo scandalo dossieraggio che ha travolto il tenente Striano, ieri è emerso un nuovo caso, apparentemente separato ma altrettanto preoccupante. Si è scoperto che un bancario di Intesa Sanpaolo ha spiato i conti correnti di almeno 7mila persone e tra queste c'è anche mezzo governo, comprese Giorgia Meloni e la sorella Arianna, oltre ai ministri Crosetto e Fitto e anche all'ex compagno della premier: Andrea Giambruno. Nel processo disciplinare - riporta La Repubblica - si è difeso dicendo di essere "un maniaco del controllo" ma, a chi lo ha interrogato, ha dichiarato di avere agito di sua iniziativa e di "non aver divulgato a terzi le informazioni". Qualche collega, che lo ha conosciuto molti anni fa, lo ha definito "stacanovista".

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Vincenzo Coviello, 52enne di Bitonto che in una giornata è diventato famoso come lo spione di Banca Intesa, è quello che solitamente si definisce un impiegato modello. Nel procedimento disciplinare di cui è stato protagonista — e che ad agosto si è concluso con il licenziamento — sarebbe stato Coviello stesso a cercare di discolparsi dicendo di essere un maniaco del controllo. Il cinquantaduenne - prosegue La Repubblica - ha ammesso ciò che ha fatto, provando a limitare i danni: "Non ho più fatto interrogazioni da ottobre 2023, dopo essere stato richiamato dal direttore, in seguito ai primi controlli".

Ma questa sarebbe una menzogna, perché è stato rilevato che ha continuato fino all’aprile scorso. Ha inoltre chiarito di "non avere mai scaricato documenti" e di non essere stato il terminale di nessuna richiesta dall’esterno. "Mi piacerebbe pensare che gli hanno hackerato il profilo — ha commentato un collega di Coviello — L’ho conosciuto come un gran lavoratore, uno stacanovista vero, posso solo pensare che abbia avuto un momento di sbandamento". Ma i pm adesso vogliono vederci chiaro, l'indagine punta su un possibile complotto e si cercano anche i presunti mandanti.

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