"Il capo mi seguiva in bagno, metteva le mani dappertutto. Fatti toccare o..."

Lo sfogo di un'operaia vittima di violenza: "L'ho denunciato e ora nessuno mi assume". Le mie colleghe sapevano ma dicevano: "Lascialo fare o non lavori più"

Di Redazione Cronache
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Operaia molestata: "Ogni notte era un incubo. Mi faccio 15 docce al giorno, sento ancora le sue mani viscide addosso"

Gli episodi di violenza ai danni delle donne sono in forte aumento. Da Pinerolo arriva l'ennesima brutta storia, questa volta riguarda un'azienda in cui il capo molestava una sua dipendente. Lei ha mollato il lavoro e ha trovato il coraggio di denunciare ma ora dice "nessuno vuole più assumermi". Angelina Castrignano, 49 anni, di Pinerolo racconta la sua drammatica storia. "Quello che mi fa più male, - dice la donna a Repubblica - non è il pensiero delle sue mani addosso. Di quel corpo viscido contro il mio. O degli attacchi di panico che mi venivano ogni notte, quando mi seguiva in bagno. La cosa che ferisce di più è l’indifferenza dei miei capi. Ho sempre denunciato ogni episodio. Ma facevano finta di niente. Tutti sapevano. Me lo hanno raccontato anche le mie colleghe, che subivano lo stesso mio trattamento. Ma siccome sono stata l’unica a denunciare, mi hanno lasciata da sola". Un uomo che, secondo quanto ha raccontato la donna ai carabinieri, ogni notte le toccava le parti intime.

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La procura di Torino - prosegue Repubblica - ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale e ha acquisito i file audio che dimostrerebbero come Angelina non fosse l’unica a subire. Audio in cui si sentono le sue colleghe dire: "Angela fatti toccare, se no non ti fa lavorare, qui funziona così". Castrignano è stata l’unica a trovare il coraggio di denunciare. "Ho paura che lui si vendichi. Mi faccio 15 docce al giorno perché sento ancora le sue mani viscide. Non sono guarita dagli attacchi di panico. E non so come tirare avanti. Ho bisogno di lavorare. Ho due figli e un sacco di debiti".

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