Il governo è pronto a riportare il nucleare in Italia

Nucleare in Italia, un nuovo impulso. Cingolani: 'Tema è stato ideologizzato, va fatta riflessione pacata'. Tajani: "Può essere parte della nostra strategia"

di Redazione
Cronache

Nucleare: Cingolani, 'tema è stato ideologizzato, va fatta riflessione pacata'

"La termodinamica non accetta ideologia, sono numeri. Il nucleare produce dai 5 ai 6 grammi di Co2 per chilowattora, ciclo completo compreso il cemento, ora ed è quello che ne produce di meno. Lo so che è scomodo ma è termodinamica. Dall'atro canto è quello che produce più scorie". Ad affermarlo è l'ad di Leonardo, Roberto Cingolani nel corso del convegno promosso da Forza Italia alla Camera dei Deputati 'Nucleare in Italia, scenari e prospettive'. "La fusione nucleare è il top, e ci arriveremo presto, spero, ma nel frattempo già la quarta generazione di nucleare è meglio della terza", spiega ancora Cingolani. "Siccome parliamo fisica e poi di economia, industria, sicurezza nazionale non riesco a capire come si sia ideologizzato un argomento che va semplicemente studiato. L'invito è che si faccia una riflessione pacata coinvolgendo tutti guardando ai numeri", sottolinea Cingolani.

Clima: Cingolani, 'nucleare e rinnovabili unica strada per decarbonizzazione'

La crisi energetica scoppiata in seguito all'invasione russa dell'Ucraina "ha purtroppo cambiato le priorità" dal punto di vista della lotta ai cambiamenti climatici: "L'Italia è stata in grado di sostituire la maggior parte del gas fornito dai russi in meno di 6 mesi senza fermare la decarbonizzazione del 55% prevista dall'accordo di Parigi entro il 2030. Ma non è stato così nei grandi paesi e ovviamente noi stanno anche lottando per mantenere il ritmo della decarbonizzazione del 55%. La mia opinione è che l'unica strada che dobbiamo perseguire ora per la decarbonizzazione sia l'energia nucleare, che è stata abbandonata in molti paesi ed è stato un errore,e ovviamente promuovere l'energia rinnovabile ovunque sia possibile", lo dice in un'intervista alla 'Bbc', è l'ex ministro della Transizione ecologica e ad di Leonardo, Roberto Cingolani. "Il concetto di cambiamento climatico nel riscaldamento globale - spiega ancora Cingolani - è stato sottovalutato per anni. Ora siamo in ritardo. Penso che la maggior parte dei governi ora stia lavorando duramente per mitigare l'impatto del cambiamento climatico ma questa è davvero una specie di corsa dell'ultimo minuto. Ricordo che nel 2021 eravamo molto ambiziosi. Potemmo concordare, tutti i 20 Paesi, per la riduzione di 1,5 punti di riduzione gradi centigradi nella seconda metà del secolo. Ma poi c'è stata la guerra in Ucraina e apparentemente dopo la guerra questa non era più una priorità. E la guerra ha cambiato molto il panorama energetico dell'Europa e questo non ha aiutato affatto", aggiunge l'ex ministro. Per quanto riguarda l'attuale andamento climatico in Italia, Cingolani sottolinea: "Prevediamo che la prossima settimana sarà estremamente calda. Le previsioni parlano di un aumento oltre 4 gradi centigradi a Roma e al sud. In generale siamo di qualche grado centigrado sopra la media standard: sta diventando normale negli ultimi anni". Di sicuro, rileva l'ad di Leonardo, "c'è qualcosa legato al cambiamento climatico, quindi penso che dovremmo essere tutti preoccupati. Non è solo un problema italiano: è in Grecia, in Portogallo, negli Stati Uniti, anche nel Nord Europa le alte temperature stanno diventando una specie di consuetudine negli ultimi anni".

Nucleare: Arrigoni (Gse), 'Italia non si può permettere di rimanere escluso da sviluppo'

"Il nucleare è importante in abbinamento alle rinnovabili. Se vogliamo arrivare alla decarbonizzazione, centrare gli obiettivi al 2050, se vogliamo rispondere alla domanda crescente di elettricità, se vogliamo aver un sistema energetico e stabile, se vogliamo ridurre la dipendenza energetica dell'Italia, la più alta in Europa, e se vogliamo produrre idrogeno verde allora il nostro paese non si può permettere di rimanere escluso dallo sviluppo dell'energia nucleare, quella di ultima di ultima generazione, pulita e sicura", ha spiegato il presidente del Gse, Paolo Arrigoni nel corso del convegno promosso da Forza Italia alla Camera dei Deputati 'Nucleare in Italia, scenari e prospettive'. "I detrattori del nucleare parlano di tempi lunghi ma se non si parte non si arriverà mai e non arriveremo mai a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione", aggiunge Arrigoni.

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Nucleare: Descalzi, 'parte fusione è uno dei punti mosaico con compone traiettoria per net zero'

"La fusione nucleare è uno dei punti del mosaico che compone la nostra traiettoria 2050 per il net zero", le parole dell'ad di Eni, Claudio Descalzi nel corso del convegno promosso da Forza Italia alla Camera dei Deputati 'Nucleare in Italia, scenari e prospettive'. "La fusione è iniziata come visione, come esperimento più di 10 anni fa. Noi collaboriamo con il Mit di Boston dal 2008. Fra le varie attività legate al futuro dell'energia abbiamo iniziato proprio nel 2014 di occuparci di fusione. Ce ne occupavamo prima però ci siamo messi a lavorare su un aspetto del nucleare che a tanti vantaggi, limitatissime scorie e soprattuto è un processo molto più controllabile", sottolinea Descalzi.


 

Nucleare: Descalzi (Eni), 'con acqua pesante niente più ricatti geopolitici'

"Costruiremo la prima centrale ad acqua pesante a Boston. Basti pensare che con l’equivalente di una bottiglietta si può alimentare una centrale da 170 mega. Tra l’altro con questo tipo di tecnologia romperemmo tutta l’attenzione geopolitica. L’acqua è una risorsa che tutti hanno a disposizione, basti pensare al mare. E quando non ci saranno ricatti geopolitici il mondo sarà libero", sottolinea l’ad di Eni Claudio Descalzi durante la lectio magistralis presso la Spes a Roma.

Nucleare: Descalzi, 'non entreremo in 2 e 3a generazione, 4° ha similarità con fusione'

"Sulla parte fissione secondo - terza generazione penso che non entreremo. Le risorse non sono infinite, non possiamo investire su tutto", chiarisce l'ad di Eni, Claudio Descalzi nel corso del convegno promosso da Forza Italia alla Camera dei Deputati 'Nucleare in Italia, scenari e prospettive'. "La fissione di quarta generazione, ha delle similarità ed è molto vicina alla fusione, non tanto quanto nel processo ma ha delle sinergie sulla supply chain, sulla parte dei liquidi di raffreddamento, vettore e trasporto del calore...La fissione di quarta generazione - osserva Descalzi - è in linea con i nostri processi di circolarità, usa meno uranio e può usare le scorie di 2 e 3 generazione. Penso che sia un fatto estremamente interessante. I reattori di 4 generazione sono modulari, piccoli e veloci con meno capitale da mettere e hanno la capacità di riuscire a riutilizzare le scorie di altre centrali".

Nucleare: Tajani, 'è soluzione contro aumento costi energia e lotta cambiamenti clima'

"Il nucleare può essere parte della nostra strategia" : "la risposta che può dare il nucleare è positiva sia per far fronte all'aumento del costo dell'energia sia per la lotta al cambiamento climatica. E' una soluzione complicata, tecnica. Dobbiamo capire che tipo di nucleare vogliamo ma permettere anche di garantire la sicurezza energetica del nostro paese. Abbiamo bisogno anche di tempo, è una scelta di lungo periodo", spiega il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani partecipando in video collegamento al convegno promosso da Forza Italia alla Camera dei Deputati 'Nucleare in Italia, scenari e prospettive'. Il nucleare "non solo permette di far fronte all'aumento dei costi dell'energia ma permette anche di combattere i cambiamenti climatici. Dobbiamo avere delle strategie vere e non degli obiettivi irraggiungibili, anche perché siamo il secondo paese manufatturiero dell'Europa e dobbiamo tutelarlo". Per Tajani, inoltre, "serve anche andare in direzione di una neutralità tecnologica". Per il ministro il nucleare "è la scelta migliore, non è una scelta rischiosa, è una scelta moderna, che ci permette di avere autonomia. Vogliamo diventare un grande hub energetico. Dobbiamo avere più fonti energetiche per essere più liberi. Dobbiamo andare avanti". Attualmente, rileva il ministro, "stiamo pagando un prezzo dell'energia altissimo in Italia e in Europa e ora abbiamo un'inflazione alta anche come conseguenza degli errori della Bce che ha aumentato i tassi di interesse creando ancora più inflazione rischiando di far precipitare l'Italia e l'Europa in stagflazione".

Nucleare: Cattaneo, 'Fi in prima linea per rilanciarne utilizzo'

"Dopo la mozione in favore del nucleare, di cui sono stato primo firmatario, Forza Italia prosegue il suo impegno per far sì che il nostro Paese possa fare affidamento su una fonte energetica imprescindibile per raggiungere l'obiettivo europeo della decarbonizzazione al 2050". Lo dichiara il deputato e vice coordinatore nazionale di Forza Italia Alessandro Cattaneo a margine del convegno 'Nucleare in Italia: scenari e prospettive' organizzato dal gruppo di Forza Italia a Montecitorio. "L'iniziativa di oggi - prosegue - ha offerto un importante momento di confronto tra i principali attori coinvolti nel processo di transizione energetica per individuare le strategie da mettere in campo affinché l’Italia possa tornare a dotarsi dell'energia prodotta dall’atomo. Solo partendo da un quadro rigorosamente scientifico potremo superare quelle paure e quei pregiudizi che per troppi anni hanno penalizzato il ricorso al nucleare, indispensabile affinché il Paese possa arrivare alla sicurezza e all'indipendenza in ambito energetico". "Bene l'impegno in questo senso del governo. Una soluzione che è condivisa anche dai player principali con cui si lavora in sinergia, come testimonia la presenza quest'oggi di Claudio Descalzi e Roberto Cingolani", conclude Cattaneo.

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