Ilva, il pm Capristo andrà a processo per corruzione. Favori per incarichi

Alla sbarra vanno anche altre sei persone, tra cui l'ex commissario dell'acciaieria di Taranto Enrico Laghi

Cronache

Ilva, il pm Capristo alla sbarra: trattamenti morbidi per inacrichi

Svolta nelle indagini della Procura di Taranto sull'ex Ilva. Carlo Maria Capristo, l’ex procuratore di Taranto, andrà a processo per corruzione in atti giudiziari nelle inchieste svolte sull’acciaieria. Con lui, andranno alla sbarra anche altre sei persone, tra cui l'ex amministrazione della società Enrico Laghi. Un trattamento morbido nei confronti dell’Ilva - si legge sul Giornale - per ricevere in cambio incarichi agli amici. L'ex procuratore di Taranto, è stato rinviato a giudizio per corruzione in atti giudiziari. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe un sistema di amicizie, favori e potere che avvenivano tra Roma, Taranto e Trani. Insieme a lui, a processo andrà anche l’ex commissario dell’acciaieria in amministrazione straordinaria Enrico Laghi. Questa è l'ultima di una serie di "anomalie" curriculari del magistrato, dal maggio 2020 in pensione.

Capristo - prosegue il Giornale - è giunto alla procura ionica dopo aver guidato quella di Trani e aver collezionato una serie di flop ai danni delle tasche dei contribuenti e delle vittime della malagiustizia. Capristo, nel maggio 2020, è finito ai domiciliari per abuso d'ufficio e favoreggiamento. L’accusa? Aver tentato di pilotare alcune indagini provando a indurre una giovane pm della procura di Trani, Silvia Curione, a perseguire penalmente, senza che ci fossero i presupposti, una persona innocente. Ai flop, c’è da aggiungere l’inchiesta sull’incendio del teatro Petruzzelli di Bari. Sulla base della testimonianza di un malato terminale di Aids incapace di esprimere pensieri, venne arrestato l’ex gestore del teatro, Ferdinando Pinto, assolto completamente dopo 20 anni.

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