Imbarazzo Antimafia, "Abbiamo preso Messina Denaro in Olanda". Ma non era lui
Blitz imponente, armi spianate, tre fermati caricati velocemente su un furgone. Ma poi il dna ha svelato l'identità: non era il pericoloso latitante
Imbarazzo Antimafia, "Abbiamo preso Messina Denaro". Ma non era lui
E' stato un clamoroso buco nell'acqua quello dell'Antimafia. Erano convinti di aver trovato e arrestato il più pericoloso dei latitanti, Matteo Messina Denaro, ma non era lui. Era nato a Trento - si legge su Repubblica - il blitz delle forze speciali olandesi che mercoledì scorso è scattato in un ristorante dell’Aja. Erano sicuri di aver trovato la pista giusta per catturare l’ultimo grande latitante di Cosa nostra, ricercato dal 1993. Agli olandesi era arrivata un’indicazione secca dall’Italia: la primula rossa di Cosa nostra sarà nel ristorante Het Pleidooi, insieme ad altre due persone. Blitz imponente, armi spianate, tre fermati caricati velocemente su un furgone mentre venivano bendati. Peccato che Messina Denaro non era lì: la prova del Dna sul sospettato, il signor Mark L. di Liverpool, in Olanda col figlio per assistere al Gran Premio, ha dato la certezza.
Per la segnalazione in Olanda - prosegue Repubblica, - la complessa macchina delle investigazioni su Messina Denaro non ha saputo nulla prima del blitz di mercoledì. È stata avvertita a cose fatte, quando il latitante sembrava ormai nel sacco: è stato chiesto di fornire il Dna con cui fare il confronto con il signor Mark. La storia del londinese scambiato per Messina Denaro continua a impazzare sui social. Fra ironia, polemiche e le domande ancora senza risposta sull'erede di Totò Riina, che conosce i segreti delle Stragi, ma che nessuno riesce a prendere.