"In missione con gli agenti del Mossad". Lago Maggiore, 007 morti: la verità

Non era una gita tra ex colleghi: così due agenti dell'Aise e altre due persone persero la vita. Dopo dieci mesi si scoprono le vere cause

Di Redazione Cronache
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Tragedia Lago Maggiore, niente festa. Era una missione segreta con gli 007 israeliani

Sulla tragedia avvenuta sul Lago Maggiore il 23 maggio 2023, costata la vita a due agenti segreti dell'Aise e ad altre due persone a causa del rovesciamento della barca su cui viaggiavano, si è detto di tutto e si sono avanzate le ipotesi più disparate. Ma ora, a dieci mesi dal drammatico evento, è emersa la verità sull'accaduto. Come anticipa Open, nella sede del Dis è comparsa una targa che conferma come gli 007 italiani fossero lì per una "delicata attività operativa". Circostanza che in qualche modo smentisce l'ipotesi di un incontro informale tra colleghi, poi culminato con il drammatico epilogo, niente festa in barca quindi ma una missione segretissima. Una verità finora sempre negata e che emerge solo a dieci mesi di distanza dai fatti. Che qualcosa non quadrasse in quell’incidente era chiaro sin dall’inizio: erano in 23 a bordo della "Gooduria".

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La rivelazione è contenuta nelle ultime cinque righe della biografia, che sono identiche per entrambi: "Perde la vita – si legge – nelle acque del Lago Maggiore il 28 maggio 2023, nel corso dello svolgimento di una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri". A parte lo skipper e la moglie, gli altri 21 erano tutti agenti segreti: italiani dell’Aise, il servizio d’informazioni per l’estero, e funzionari del Mossad, l’intelligence di Tel Aviv.