In montagna è allarme droni nei cieli: "Sono troppi, bloccano il soccorso aereo"

L’ultimo caso a Cortina, sul lago Sorapis: ritardato l’intervento dell’elicottero. Il governatore Zaia: "Le regole sui droni vanno riviste"

di redazione cronache
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Allarme droni fuori controllo, soccorso alpino costretto a ritardare gli interventi

Scatta l'allarme droni in montagna, ormai la moda è così diffusa che nei luoghi di villeggiatura ci sono ondate di oggetti volanti nei cieli che si muovono senza regole, questo sta provocando però parecchi disagi, in particolare per quanto riguarda il soccorso aereo, costretto a ritardare gli interventi a causa di questi droni "impazziti". L'ultimo caso - riporta Il Messaggero - riguarda una donna infortunata sulle Dolomiti, l’elicottero che atterra per soccorrerla. Un intervento senza particolari problemi per i vigili del fuoco, salvo quando è arrivato il momento di decollare: proprio sopra le pale volteggiava un drone, manovrato da una persona confusa tra le centinaia di turisti che lunedì affollavano la zona del lago Sorapis.

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Impossibile rintracciarla, i soccorritori e la donna ferita hanno dovuto attendere che il velivolo comandato a distanza si allontanasse. Un episodio - prosegue Il Messaggero - che ha fatto infuriare il governatore del Veneto Luca Zaia: "È estremamente grave e inaccettabile. La montagna non è un parco divertimenti all'aperto, deve essere affrontata con più rispetto e conoscenza. Le regole sul volo ludico, se serve, vanno riviste". La vicenda, per fortuna, non ha avuto conseguenze. La turista aveva solo un trauma al piede, "ma se si fosse trattato di un'operazione di emergenza? Destreggiarsi in piroette può essere letale, un drone di soli due o tre etti che impatta con le pale ha conseguenze disastrose per l’equipaggio", afferma Fabio Bristot, della Direzione nazionale del Soccorso alpino.