Incendi in Sardegna: 700 ettari di bosco divorati dalle fiamme. La Regione proclama lo stato di calamità per la siccità estrema
Nella notte di lunedì 29 luglio ci sono stati vasti roghi in diverse zone centrali dell'isola. Alessandra Todde: "Soluzioni strutturali per non trovarci così anche l'anno prossimo"
Sardegna: incendio divampato tra i territori di Benetutti, Orotelli, Orani, Orune e Nuoro, 30 luglio 2024
Incendi in Sardegna: bruciati circa 700 ettari di bosco. La Regione prende provvedimenti: vuole lo stato di calamità per la grave crisi idrica della redazione
La terra brucia in Sardegna. Nella notte di ieri, lunedì 29 luglio, ci sono stati incendi in diverse zone dell'isola, in particolare nei territori di Benetutti, Orotelli, Orani, Orune e Nuoro. Le squadre dei Vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domarli. Sono stati impiegati anche quattro Canadair, tre elicotteri e due Superpuma. Gli incendi hanno interessato ampie aree di boschi di sughere e roverelle, per un totale di 700 ettari di territorio divorato da fiamme alte fino ai 10 metri. Si sono propagate, poi, verso i territori di "S'inforcau" e la zona industriale di Pratosardo. Qui, le fiamme si sono avvicinate a diverse aziende agricole per cui c'è stato il bisogno di far allontanare 8 persone dagli ovili minacciati dal rogo.
Nei luoghi interessati sono intervenuti quattro squadre dei Vigili del fuoco di Nuoro, una squadra del distaccamento di Macomer, la colonna mobile del comando di Sassari e la squadra del distaccamento di Bono. In tutto, sono stati impiegati 36 uomini con l'ausilio di 14 mezzi. Una volta spenti gli incendi, si procederà con le operazioni di bonifica, per le quali sono attesi sul posto i velivoli della flotta statale e regionale. Nella giornata di oggi, martedì 30 luglio, il bollettino della protezione civile segna rischio arancione (elevato) in tutta la parte centro occidentale dell'isola.
Altri incendi avvenuti nella giornata di ieri
Questo non è stato l'unico incendio divampato nella giornata di ieri. Uno è scoppiato ad Abbasanta e ha provocato danni ambientali, ma anche la chiusura della statale 131. Un secondo rogo è partito invece da un canneto di Sernorbì e si è esteso nelle vicinanze di case, attività commerciali e ha distrutto l'officina di un gommista. Nelle operazioni di soccorso, tre vigili del fuoco hanno avuto un malore e sono stati portati in ospedale.
Le parole della presidente Alessandra Todde
Non è solo un problema di incendi. Il fatto è che la terra sarda non ha acqua, è troppo secca. Per tale motivo, la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha convocato una seduta straordinaria delle Giunta per deliberare sullo stato di calamità a causa della grave crisi idrica che sta colpendo la Sardegna. Todde ha parlato, a margine dell'assemblea dei soci di Abbanoa a Cagliari, di "una situazione che dev'essere gestita su tutti i fronti e stiamo stanziando risorse straordinarie. Ce ne saranno anche nella variazione di bilancio". Todde ha continuato: "Bisogna dare le giuste informazioni sul reale stato delle cose a coloro che sono coinvolti. Stiamo facendo tavoli di crisi sia per quanto riguarda la Baronia sia per l'Oglaistra perché i sindaci abbiano informazioni fresche da fornire ai cittadini. Stiamo adottando tutte le misure necessarie per fronteggiare l'emergenza. A tutti i sindaci, inoltre, è stato detto che da ottobre bisognerà sedersi per pianificare le soluzioni strutturale, in modo da non ritrovarsi l'anno prossimo con gli stessi problemi di quest'anno".