Inchiesta Liguria, Aldo Spinelli a Toti: "Ora il due per mille, poi il resto"
L'interrogatorio del figlio dell'imprenditore Roberto finisce al Var come nel calcio, i pm vogliono capire se abbia detto "finanziamenti illeciti" o "leciti"
Inchiesta Liguria, il confronto all'americana per interpretare le esatte parole di Spinelli jr
Prosegue l'inchiesta che ha travolto il governatore della Liguria Giovanni Toti, ancora agli arresti domiciliari per corruzione. I pm della Procura di Genova adesso vogliono accertarsi su un particolare non trascurabile, gli inquirenti si affideranno al Var come nel calcio per decifrare le parole esatte pronunciate durante l'interrogatorio dal figlio dell'imprenditore Aldo Spinelli, Roberto. Nel verbale è stata trascritto un virgolettato chiave che lui contesta, Spinelli jr - riporta Il Corriere della Sera - sostiene di aver detto "Toti ci chiedeva finanziamenti leciti", mentre nel verbale compare "finanziamenti illeciti". Una frase secca ed esplosiva come la dinamite, soprattutto in un processo per corruzione dove l’indagato eccellente, il governatore Toti respinge ogni accusa.
Leggi anche: Toti: "Chiesi ai Testa voti per Cavo. Spinelli finanziava i miei comitati"
La pm Faggioni ha deciso di risolvere la delicata questione con un confronto all'americana tra l'accusa e la difesa per chiarire l'esatta pronuncia. I sospetti della Procura emergono chiaramente dall’interrogatorio di Toti, quando il pm - prosegue Il Corriere - gli ricorda una conversazione intercettata nella quale Spinelli, il giorno prima della delibera del terminal Rinfuse, dice al Presidente: "Quello ufficiale è il due per mille… tutto il resto dopo". E alla fine Toti aggiunge: "Festeggiamo le rinfuse a Montecarlo". Insomma, gli inquirenti ci vedono qualcosa che potrebbe andare oltre il lecito. E siccome l’interpretazione dell'audio di Spinelli jr di cui si discute è centrata proprio su questo, gli inquirenti intendono quantomeno fugare ogni dubbio. La parola passa al giudice.