Inchiesta Open, viaggio Usa Renzi. "135mila € per un volo, ha perso la testa?"
Soldi anche dall'industria del tabacco. "Pressioni sull'ex ministra Lorenzin", ma lei ascoltata dai pm: "Non ho dato seguito alle richieste"
Open, viaggio Usa Renzi. "135mila € per un volo, ha perso la testa?"
Dalla chiusura delle indagini sul caso Fondazione Open, in cui sono indagati Matteo Renzi e gli altri componenti del Giglio magico, emergono nuovi retroscena. Dalle intercettazioni telefoniche - si legge su Repubblica - risulta ai pm che Lotti, ex ministro dello sport, avrebbe favorito gli interessi di una multinazionale, la British american tobacco Italia. L’azione di lobby si sarebbe realizzata su più fronti, fino a premere anche sull’allora ministra della salute Beatrice Lorenzin (non indagata). Che, sentita dai pm, ha negato di aver dato seguito alle richieste: «Non ho sollecitato alcun intervento». Il riferimento è a una mail da lei ricevuta il 12 maggio del 2015 da Bianchi, presidente di Open, con oggetto “procedura comunitaria su pacchetto generico”; un promemoria, secondo la ricostruzione, sul contenzioso pendente alla Corte di giustizia sulla possibilità per gli Stati membri di rendere ancora più rigide le misure imposte da una direttiva Ue.
Altre intercettazioni coinvolgono in prima persona Renzi, impegnato - si legge sulla Stampa - nel cercare un volo privato per andare negli Usa, vicenda relativa al giugno 2018. Open firma un contratto (poi trovato dalla Finanza nella cartellina “Volo privato MR Washington”) con una società di noleggio per un Falcon 900 Ciampino-Washington, costo 134.900 euro. Problema: la fondazione, prossima allo scioglimento, non ha i soldi per pagare. In cassa ci sono solo 6mila euro. Bianchi se ne duole con Lotti: «134.900 euro? Ma ha perso la testa?». E Lotti: "Non ho parole. Io gli ho detto che senza copertura non si può".