Bimba scomparsa a Firenze, "Kata rapita da un adulto". Scarcerato il padre
La bambina di 5 anni di Firenze non si trova e non si esclude nessuna pista. "Un uomo l'ha portata via". L'ex hotel e la guerra tra famiglie latinoamericane
Bimba scomparsa, due testimoni l'avrebbero vista portare via
Due testimonianze, di cui una proveniente da una bambina, avrebbero indicato agli inquirenti che la piccola Kata sarebbe stata portata via da un adulto, nel pomeriggio di sabato scorso, dal cortile dell'hotel Astor di Firenze. Gli inquirenti, si apprende da fonti vicine all'indagine, ipotizzano anche la presenza di un 'covo' vicino all'albergo occupato, dove chi avrebbe rapito la bambina potrebbe averla tenuta per alcune ore. Le perquisizioni di ieri fuori dal perimetro della struttura occupata non avrebbero dato esito positivo.
Bimba scomparsa: la mamma in post, "principessa ti troverò"
"Principessa mia, solo dio sa come mi sento. Starò bene, perdonami se per un istante ho pensato di arrendermi e perdere la speranza. Però adesso sono più forte e non mi riposeró fino a quando non ti troverò". Così scrive su Facebook la madre di Kata: il post, tradotto, è stato diffuso da un'amica della donna che insieme ad altre persone vicine alla famiglia ha annunciato per stasera una nuova manifestazione.
"Le persone che mi stanno vicino sanno come mi sento - prosegue la donna -, chissà non mi avete vista piangere o buttarmi a terra davanti ad una telecamera, ma è che questo non identifica il mio dolore. Non devo dimostrare niente a nessuno Siete liberi di pensarla come volete. Prima credevo e dicevo che in qualsiasi caso se fosse successo a me avrei fatto di tutto, però quando arriva il tuo turno (e spero non succeda mai) saprai cosa significa rimanere sotto shock. Tutto questo mi sembra irreale, mai avrei pensato che la mia bambina mi venisse strappata via dalle braccia, i miei amici sanno ciò che sto passando e non mi arrenderò finché non ti troverò. Grazie a dio mi sto rialzando, sai quanto mi manchi amore mio. Ti amo con tutta la mia anima. Tenetevi i vostri commenti mal intenzionati per favore. In questi momento ciò che mi serve è il vostro appoggio o almeno condividete questo messaggio".
Bimba scomparsa: scarcerato il padre
Il giudice ha disposto la scarcerazione di Miguel Angel Romero Chiccllo, padre della piccola Kataleya Mia Alvarez Chicclo, detta Kata, la bambina di cinque anni scomparsa a Firenze sabato scorso dall'hotel Astor, una struttura occupata. L'uomo si trovava in custodia cautelare nel carcere fiorentino di Sollicciano dopo una condanna in primo grado per furto. Il tribunale ieri sera ha attenuato la misura cautelare, applicandogli l'obbligo di firma.
Kata, l'ipotesi choc della ritorsione e il palazzo degli orrori di Firenze
La bimba di 5 anni scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno non si trova, i giorni passano e della piccola di origine peruviana ancora non si hanno notizie. Le piste che stanno seguendo gli inquirenti sono diverse e ora ne è spuntata un'altra che ha dell'inquietante: il rapimento di Kata - si legge sul Messaggero - sarebbe una vendetta per uno stupro di una ragazza di 15 anni avvenuto in questo ex hotel dove vive anche la bimba, diventato un palazzo occupato. Un testimone è sicuro: "Ho visto un uomo portare via Kata e dirigersi nel palazzo accanto".
La circostanza viene raccontata dagli occupanti dello stabile. Non solo il racket delle stanze occupate, dunque, ma anche quest'episodio potrebbe avere innescato una spirale di cieca violenza all'interno della comunità latinoamericana con epilogo la scomparsa della piccola. Per gli inquirenti un'altra pista da battere. Come spiegano altri occupanti, "il papà della vittima dello stupro potrebbe aver architettato la sparizione della bambina come ritorsione, avendo tutto il tempo di meditare bene come agire senza lasciare tracce".
Leggi anche: Bimba scomparsa, Kata segnalata a Bologna: la madre tenta il suicidio
Leggi anche: Firenze, bimba scomparsa: il padre tenta il suicidio in carcere
Un'ipotesi suggestiva, - prosegue Il Messaggero - anche se al momento non risulta che il fattaccio sia stato mai ufficialmente denunciato. Intanto nello stabile, gli occupanti si rimpallano le responsabilità e non mancano ripicche. I connazionali sospettati da Kathrina di non avere dato più tregua alla sua famiglia dopo avere smesso di pagare per la stanza occupata, rilanciano le accuse: "Ma se è la sua, di famiglia, a farsi pagare. Lo sanno tutti che il fratello è il braccio destro di Carlos, il ras dell'occupazione". Anche ieri gli agenti di polizia hanno cercato Kata dietro pareti di cartongesso, ispezionando pozzi e tombini, soprattutto hanno bussato porta a porta perquisendo tutti gli appartamenti.