L'Aquila, altra tragedia familiare. Medico uccide moglie, figli e si suicida

L’assassino sarebbe Carlo Vicentini, primario di urologia all'ospedale di Teramo, che avrebbe ucciso la sua famiglia per poi suicidarsi

Di Redazione Cronache
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Tragedia a L'Aquila: un medico uccide la moglie e i due figli e poi si suicida

Tragedia a L’Aquila, dove quattro cadaveri sono stati trovati nel primo pomeriggio di oggi, 31 marzo, all'interno di una abitazione privata alla periferia della città. Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un caso di omicidio-suicidio: ad uccidere la moglie e i due figli, prima di togliersi la vita, sarebbe stato il medico aquilano Carlo Vicentini, primario di urologia all'ospedale di Teramo.

Alla base della tragedia, secondo quanto trapela dalle primissime indagini della Polizia intervenuta sul posto, ci sarebbero le condizioni molto gravi di uno dei due figli, disabile. A quanto sembra, inoltre, l'episodio può risalire all'altro ieri: alcuni vicini hanno raccontato di aver visto la famiglia l'ultima volta solo mercoledì. Proprio per questo avrebbero provato a contattare il medico, senza esito; da qui la scoperta dei cadaveri.

Omicidio-suicidio a L'Aquila: “Non riusciamo a spiegarci questa tragedia”

"Siamo devastati. È una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile". Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia dopo la strage. "Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria - continua il dg - al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione".  

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