La regione desertica Karakalpakstan, in Uzbekistan sogna l'indipendenza
Il presidente Shavkat Mirziyoyev vuole bloccare la strada alla secessione della regione del Nord-Ovest
Rivolta in Karakalpakstan, la regione desertica che sogna l'indipendenza dall'Uzbekistan
In Uzbekistan non cessano le proteste per l'ulteriore svolta autoritaria del regime del presidente Shavkat Mirziyoyev che vuole bloccare la strada alla secessione del Karakalpakstan, regione prevalentemente desertica del Nord-Ovest.
A far scattare le proteste di piazza della scorsa settimana, segnate da violenze tra manifestanti e polizia - con un bilancio ufficiale di 18 morti e 243 feriti - sono state le modifiche alla Costituzione annunciate da Mirziyoyev, che di fatto bloccherebbero la strada al referendum sulla secessione fortemente voluto dal Karakalpakstan.
Il governo centrale di Tashkent non vede di buon occhio le velleità secessioniste della regione, che gode da anni di uno statuto speciale e dell'autonomia, e per questo ha adottato la controversa riforma costituzionale. I gravi disordini nel Karakalpakstan sono la prima grande protesta a scoppiare in Uzbekistan dalla rivolta che il 13 maggio 2005 aveva travolto la città di Andijan.
In quell'occasione, le truppe del Servizio di sicurezza nazionale uzbeko spararono su una folla di manifestanti scesi in strada per denunciare povertà e corruzione dilagante. Secondo il conteggio ufficiale del governo, le vittime furono 187, ma per diverse fonti sarebbero state molte di più. In realtà il malcontento della popolazione contro il potere centrale e autoritario di Tashkent bolliva in pentola da tempo per il suo crescente controllo sul vasto territorio occidentale, per lo piu' desertico e scarsamente popolato.