Lampioni accesi di giorno anche a Bologna. Sprechi energia e disastro della PA
Ma quale aria condizionata o pace di Draghi! Dopo San Benedetto del Tronto e Siena, lampioni accessi di giorno anche a Bologna. Sprechi PA doppi dell’evasione
Gli sprechi dell’illuminazione pubblica continuano, altro che Draghi. Ecco Bologna. Segnalateci gli sprechi pubblici di energia nella vostra città ad antonioamorosi@antonioamorosi.it
Luci a Bologna, non di sera, ma in pieno giorno tra la sorpresa dei passanti.
Dopo gli articoli di Affaritaliani.it sui lampioni accesi sotto il sole a San Benedetto del Tronto nelle Marche e a Siena in Toscana, alcuni lettori di Bologna ci segnalano i lampioni della loro città.
Ci troviamo in pieno centro, tra piazza Azzarita, in prossimità del Paladozza, tempio del basket bolognese, e via Ugo Lenzi. Il sole è alto nel cielo, sono le 13,30, la gente passa e lo spettacolo continua.
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Le bollette dell’energia alle stelle preoccupano i cittadini ma non sembrano avere lo stesso effetto sulla PA. Il caro energia sta costringendo le famiglie italiane a fare i conti con spese sempre più salate. Ma ecco il provvedimento del governo Draghi.
L’articolo 27 della Legge n. 34, del 27 aprile 2022, di conversione del decreto-legge 1 marzo 2022, n. 17 recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del
gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per il rilancio delle politiche industriali”… “autorizza alcuni contributi finanziari in favore degli enti locali destinati a diverse finalità”. L’Anci, associazione nazionale comuni italiani, spiega in una nota sintetica il comma 2 dell’articolo 27 che per “la continuazione dei servizi erogati, istituisce un fondo, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, con una dotazione di 250 milioni di euro per l’anno 2022, da destinare, per 200 milioni di euro in favore dei comuni e per 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province”.
Va bene erogare denaro per pagare le spese dell’energia pubblica ma non ci dovrebbe essere un dovere di vigilanza maggiore degli enti pubblici, visti gli sprechi?
Ah no, forse sono solo soldi dei cittadini!
I consumi per la sola illuminazione pubblica italiana, ha spiegato CieloBuio, coordinamento per la protezione del cielo notturno, si aggirano intorno ai 6.000 GWh (6 TWh) elettrici all’anno da oltre 10 anni. Ciò corrisponde a quasi il 2% del consumo elettrico nazionale. Ma qui parliamo di illuminazione notturna. Non di illuminazione in pieno giorno.
Nel 2019 lo studio “Illuminazione pubblica: spendiamo troppo”, condotto dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, task force guidata dall’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, sosteneva che l’illuminazione pubblica urbana rappresentasse una delle principali voci di spreco del nostro Paese: 28,7 euro pro capite. In Francia è 20,3 euro, in Germania 5,8 euro procapite, dopo grossi interventi di riqualificazione tra il 2007 e il 2016 che hanno ridotto i costi del 53%.
Sembra nella indole della PA italiana, tirare a campare, senza prevedere pianificazioni possibili e vere riforme. Gli sprechi sono così grandi da valere il doppio dell'evasione fiscale nazionale. Lo ha raccontato nel 2020 una ricerca de L’Ufficio studi della Cgia di Mestre che comparando il mancato gettito che la Pubblica amministrazione subisce, a causa dell’infedeltà fiscale degli italiani, con i costi aggiuntivi che gravano su famiglie e imprese a causa del malfunzionamento dei servizi pubblici, hanno scoperto che questi ultimi doppiano i primi. Stando ai dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, spiegano gli analisti della Cgia, l’evasione fiscale presente in Italia è stimata in circa 110 miliardi di euro all’anno. I risultati di alcuni studi condotti da una mezza dozzina di istituzioni di ricerca, mostrano che il danno economico per i contribuenti sarebbe di oltre 200 miliardi di euro l’anno.
Le somme più grandi si annidano in queste voci: Burocrazia, 57 miliardi di sprechi; debiti commerciali della Pubblica Amministrazione, 53 miliardi; infrastrutture, 40 miliardi; giustizia, 40 miliardi; spesa pubblica, 24 miliardi; sanità 23,5 miliardi; trasporto pubblico locale 12,5 miliardi.
Segnalateci gli sprechi pubblici di energia nella vostra città. Scriveteci/scrivetemi ad antonioamorosi@antonioamorosi.it