Latina, finanziere killer. Doppio omicidio e confessione: "Ho fatto un casino"

La compagna si è salvata chiudendosi in bagno. Si indaga sul passato del killer, il compagno di una delle vittime sarebbe il fratello di un noto pregiudicato

Di Redazione Cronache
Cristian Sodano
Cronache

Amore tossico/ Uccide madre e sorella della sua ex e poi tenta la fuga nei campi. La telefonata trappola allo zio

Ennesimo femminicidio, le vittime sarebbero potute essere addirittura tre, ma una si è salvata chiudendosi in bagno. La strage è avvenuta a Latina e a compierla è stato un finanziere di 27 anni, Cristian Sodano. il duplice omicidio è avvenuto un appartamento del quartiere San Valentino a Cisterna di Latina. Il killer, originario di Minturno e in servizio a Ostia, è stato arrestato perché sospettato di aver ucciso a colpi di pistola Nicoletta Zomparelli, 46 anni, e Reneè Amato, 19, rispettivamente madre e sorella di una 22enne, ex fidanzata del militare, al termine di una lite in casa. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Zomparelli e Amato hanno pagato con la vita l’essere intervenute nella discussione che il finanziere ha avuto con la 22enne.

Leggi anche: Orrore a Cisterna di Latina, finanziere uccide la fidanzata e la madre in casa

Leggi anche: Tema su Cecchettin, così una maestra ha scoperto lo stupro su una sua alunna

I poliziotti - si legge su Il Corriere della Sera - lo hanno aspettato sotto casa dello zio, ex carabiniere. Il killer lo avrebbe chiamato dopo la strage: "Ho fatto un casino", dopo aver tentato una fuga nei campi lo ha contattato da un'area di servizio. Ma lo zio aveva già avvisato i militari. "Vieni che ne parliamo con calma", aveva detto per telefono al nipote. Ad attenderlo c'erano appunto i poliziotti che lo hanno arrestato. La relazione tra i due si era già interrotta ma il finanziere era tornato a discuterne con la giovane. Che cosa poi abbia scatenato la sua reazione contro le due donne è ancora da chiarire.

La 22enne è riuscita a salvarsi perché si è chiusa in bagno e ha dato l’allarme quando poi l’uomo ha lasciato l’appartamento. Dalle prime indagini è emerso anche che il compagno di Nicoletta Zomparelli, nonché papà di Reneè, ha un fratello già noto alla giustizia: originario della Campania, quest’ultimo comparirebbe in alcune indagini delle forze dell'ordine, coordinate dalla procura di Roma, contro il traffico di droga. L'uomo sarebbe, infatti, il fratello di un più noto pregiudicato coinvolto in diverse operazioni di polizia nel sud Pontino.

Tags:
cristian sodanocronache latinafemminicidio