Latina, giudice arrestata per corruzione: denaro, gioielli e abbonamenti Roma

Giorgia Castriota, 45 anni, è finita in carcere. Per la procura di Perugia, la gip avrebbe nominato consulenti "amici" disposti a ripagarla

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Latina, l'insospettabile gip finita in manette: gravi accuse

La giudice Giorgia Castriota della Procura di Latina è stata arrestata con l'accusa di corruzione. Il gip che ha disposto gli arresti, fa riferimento a uno scenario "granitico di gravità indiziaria" nel quale - si legge sul Messaggero - si delinea "un chiaro quadro di accordo corruttivo e di vendita della funzione, nel quale soggetti nominati all'interno dell'amministrazione, già legati da rapporti personali pregressi, retrocedevano al magistrato, sotto forma di contributo mensile ed altre regalie, parte del denaro (che lo stesso giudice) liquidava loro per l'adempimento degli incarichi". Denaro ricevuto «sistematicamente» e poi gioielli, orologi, viaggi e un abbonamento in tribuna d'onore allo stadio Olimpico per le partite della Roma. Non solo ma anche la spartizione con il suo compagno, un commercialista, dei compensi ottenuti grazie agli incarichi che lei stessa gli affidava.

Gli accertamenti erano partiti proprio da Latina e sono stati condotti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza Perugia. Hanno delineato - prosegue il Messaggero - quella che gli inquirenti ritengono una rete di rapporti amicali e di frequentazione fra i vari soggetti che, all'interno dell'amministrazione giudiziaria, hanno percepito "e stanno tuttora percependo" compensi particolarmente cospicui. Non solo: Castriota dopo le nomine non avrebbe vigilato. Tanto che il giudice di Perugia le contesta "plurimi atti contrari ai doveri d'ufficio" nella gestione delle società sequestrate. Come l'omessa vigilanza o la mancata denuncia di attività illecite da parte degli ex amministratori.

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