Lavoro, il datore può controllare pc del dipendente. Se sospetta illecito

Lo ha stabilito la Cassazione con una sentenza destinata a fare giurisprudenza. Decisiva la modifica inserita nel Jobs act del 2015

Cronache
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Lavoro, il datore può controllare pc del dipendente. Se sospetta illecito

Una sentenza della Cassazione rischia di fare giurisprudenza. Per il momento era noto solo che l'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori prevedeva la possibilità di una verifica collettiva dei pc aziendali dei dipendenti da parte del datore di lavoro, in caso di un fondato sospetto di illecito. Ma da un magistrato della Suprema corte è arrivata una nuova interpretazione della norma, tenendo conto delle innovazioni dell'articolo 4 apportate nel Jobs Act del 2015.

La legge prevede infatti anche la possibilità di un controllo da parte del datore di lavoro sul singolo dipendente e quindi - prosegue il Sole - la verifica può essere effettuta anche per un unico pc aziendale, senza dover fare un controllo generale di tuttele utenze. Questo è possibile farlo, ma solo in presenza di un fondato sospetto di illecito da parte del dipendente. In quel caso il capo azienda può utilizzare strumenti tecnologici per senza dover seguire le rigide procedure previste dallo Statuto dei lavoratori.