Lega, arrestato il responsabile "Terza età": lusso con i fondi per gli anziani

Roberto Messina è accusato di truffa e riciclaggio. Maxi inchiesta della Gdf: 34 indagati, in nove in manette

Di Redazione Cronache
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Roberto Messina
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Lega, in manette il capo "Terza età" del partito. Fondazioni fantasma e soldi tolti agli anziani

Roberto Messina, capo del dipartimento "Terza età" per la Lega, è stato arrestato ieri. La maxi inchiesta condotta dalla Guardia di finanza ha fatto scattare le manette per nove persone e in tutto ci sono 34 indagati. L'accusa è di truffa e riciclaggio. Imbarcazioni di lusso, case fra Roma e Milano e una girandola di fondazioni fantasma e società vuote. Almeno sei milioni - in base a quanto risulta a La Repubblica - incassati grazie alle sponsorizzazioni delle case farmaceutiche e poi dirottati su carte prepagate o riciclati attraverso fatture false.

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Le indagini dei finanzieri - prosegue La Repubblica - sono partite dalla denuncia contro la fondazione di Federanziani che dal 2019 al 2022 aveva gestito lo stabilimento Village a Ostia, un bene confiscato. Messina era riuscito ad aggiudicarsi il Village grazie a un dipendente del Senato, poi indagato per traffico d’influenze. Ma la gestione del lido sarebbe stata solo la punta dell’iceberg della rete del 61enne, che usava il "Centro studi economia sanitaria" per raccogliere i soldi dalle case farmaceutiche, anche grazie allo slogan: "Prima i nonni italiani".