Liguria, Piana (Lega) scagionato per i festini: "Strano tempismo dei magistrati, danni incalcolabili"
Il vicepresidente della Regione (fresco di riconferma): "L'indagine era chiusa da tempo ma si è voluto attendere. Il mio nome tirato in ballo senza motivo"
Liguria, Piana (Lega): "Si poteva e doveva rendere noto l’esito dell'indagine prima"
Alessandro Piana, il leghista vicepresidente della Liguria, confermato anche dopo la nomina di Bucci, si sfoga dopo la chiusura dell'inchiesta sui festini a Genova, accusa da cui è stato totalmente scagionato. Era stato accusato di aver partecipato a un giro di squillo con party a base di stupefacenti. Due giorni fa, dopo la campagna elettorale e la conferma in giunta, la notizia della chiusura delle indagini e la scomparsa del suo nome tra i rinviati a giudizio. "L’indagine - dice Piana a il Corriere della Sera - era chiusa da tempo, ma si è voluto attendere. Si poteva e doveva renderne noto l’esito prima. Il tempismo è stato singolare. Mi sarei aspettato più attenzione nei miei confronti, visto che sono un uomo impegnato in politica e ho dovuto affrontare la campagna elettorale con quell’ipotesi di accusa, anche se non sono mai stato indagato. Danni incalcolabili".
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Piana parla dei magistrati: "Si può sbagliare, per carità. Ma anche quando era chiaro che il mio nome era stato tirato in ballo senza motivo - prosegue Piana nel suo sfogo a Il Corriere - hanno voluto andare avanti. Per cui, perdono ma non sono disposto a dimenticare. Per mesi sono stato additato come un vizioso. Potete immaginare in campagna elettorale cosa si è detto e si è scritto sui social contro di me. Grazie al cielo, ho sempre avuto la solidarietà della Lega e del nostro leader regionale Edoardo Rixi. Qualcuno - prosegue Piana - ha millantato. Ho saputo che in un’intercettazione si parlava genericamente di un vicepresidente della Regione. Ma io non ero nemmeno nell’agenda telefonica di chi era intercettato. Per fortuna è stata fatta chiarezza. Certo, avrei preferito maggiore celerità".