"Lo spacciatore veloce di lama sparito da settimane". Omicidio Sharon, la nuova pista che inquieta

Un testimone esce allo scoperto: "Sto subendo minacce. Mi danno dell'infame e mi dicono di farmi i cazzi miei. Altrimenti..."

di redazione cronache
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Omicidio Sharon, il testimone minacciato: "Fatti i cazzi tuoi". Ma lui tira dritto: "Non lo vedo da giorni, cercatelo"

Sharon Verzeni è morta ormai da un mese, uccisa brutalmente a coltellate a Terno d'Isola nella Bergamasca la notte del 30 luglio, ma non c'è ancora traccia del killer, nonostante le 60 telecamere presenti nella zona. Un mistero che si infittisce sempre di più. Spunta ora una nuova pista che porta a uno spacciatore che vive nel paese dove la 33enne barista è stata uccisa. "Saranno una decina, in gran parte marocchini. Fanno sempre un gran casino e sono veloci di lama. Per qualche giorno non li ho più visti, ma pian piano - svela un negoziante della zona a Il Corriere della Sera - stanno tornando. Tutti, tranne uno. Non si vede da settimane. Mi hanno anche fatto vedere diverse foto segnaletiche, ma non c’era quella del tizio che è sparito da settimane. Avrà sui 35 anni. Se me lo dovessi trovare davanti lo riconoscerei subito. Farebbero bene a cercarlo anche i carabinieri". Qualche giorno dopo che era stato in caserma alcuni del gruppetto se li è ritrovati davanti. "Sono venuti a minacciarmi. Mi hanno detto: “Sei un infame, perché non ti fai i cazzi tuoi...". Avevano visto i carabinieri in borghese in negozio".

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"Quella dello sbandato - ammettono gli inquirenti a Il Corriere - è una delle piste sulle quali stiamo lavorando, assieme ad altre". Nella sua passeggiata notturna Sharon, con le scarpette da ginnastica e le cuffiette alle orecchie, passa proprio accanto ai due punti di ritrovo degli spacciatori, il parco e la piazza 7 Martiri. Da qui imbocca via Castegnate, dove viene uccisa con quattro coltellate. Al braccio sinistro ha lividi compatibili con le manovre dei soccorritori, ma anche con la presa di qualcuno che magari l’ha bloccata prima di colpirla. È vero che la telecamera della piazza non riprende nessuno che la insegue. Ma nulla esclude che uno sbandato potesse già trovarsi in una delle vie non coperte da telecamere. "Anche per questo — dicono i carabinieri — è utile identificare al più presto le altre dieci persone che mancano all’appello e che erano in zona quella notte".