Mafia, la maxi retata fa esplodere il problema delle carceri: videochiamate dei boss in cella
Le comunicazioni criptate e le violazioni al circuito di alta sicurezza. Le intercettazioni svelano tutto
Mafia, la retata a Palermo e i segreti dei boss: "Facciamo trecentomila euro a botta"
A Palermo, all'alba di ieri, è andata in scena una delle più grandi retate della storia contro la mafia, al termine di una maxi inchiesta di due anni che, per numeri, ricorda le grandi operazioni di polizia degli anni '80 e che, ieri, ha portato in cella 188 uomini dei più importanti mandamenti mafiosi di Palermo e della provincia. Ma a leggere le migliaia di pagine scritte dai pm di Palermo, coordinati dal procuratore Maurizio de Lucia e dalla procuratrice aggiunta Marzia Sabella, Cosa nostra, di soldi con la droga ha ripreso a farne tanti. Anche grazie - in base a quanto risulta a Il Corriere della Sera - al legame consolidato con la ‘ndrangheta. "Mi senti, sta arrivando questo coso la settimana entrante ... e ti devi organizzare per dove posarlo e poi smistarlo ... in quattro, cinque colpi non te lo piazzi tu questo coso? Vi faccio comandare Palermo", annuncia un boss intercettato. "Al volo ... al volo! … minchia ti dico appena mi arriva, i bagni ci dobbiamo fare!", risponde un suo fedelissimo. "Trecentomila euro a botta", spiega, prevedendo quanto sarebbe entrato nelle casse del clan.
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Decisive sono state anche le false mosse dei boss in carcere, che hanno però fatto venire alla luce un problema legato alla sicurezza, con i capi mafia che facevano addirittura videochiamate. A dirlo agli inquirenti, paradossalmente, è stata proprio una intercettazione (ambientale) di due indagati che, scoperto il malfunzionamento dei loro dispositivi criptati, - prosegue Il Corriere - hanno usato un altro apparecchio. Nel cercare di ripristinare il sistema e, quindi, di memorizzare i contatti riservati, però, oltre a svelare l’esistenza dei telefonini schermati, hanno finito per rivelare i nomi dei loro interlocutori, dando involontariamente agli inquirenti un assist decisivo.