Mafia: "Quello non era il covo di Riina. Il boss teneva i pizzini in macchina"

Clamoroso retroscena svelato dal capitano dei Carabinieri De Donno. La ricostruzione dell'arresto del boss smentisce la versione ufficiale

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Cronache

Mafia, il video amatoriale che riscrive il blitz per catturare Riina

A distanza di poco più di un mese dalla cattura di Matteo Messina Denaro, emerge un retroscena clamoroso sulla cattura di un altro boss: Totò Riina. Lo svela la trasmissione di La 7 "Non è l'Arena" e si tratta di un filmato inedito che riapre il caso sull’arresto del 15 gennaio 1993 e sulla mancata perquisizione del covo, la villa di via Bernini a Palermo. L’allora capitano del Ros dei carabinieri Sergio De Caprio, alias «Ultimo», e lo stesso Mori (processati e assolti per la mancata perquisizione) - si legge sul Corriere della Sera - hanno sempre parlato di una osservazione del covo di via Bernini con telecamera celata all’interno di un furgone dalle sei del mattino del 14 gennaio alle ore 16 del giorno successivo, poche ore dopo la cattura. Un video girato all’università di Chieti, con il generale Mario Mori e l’allora capitano Giuseppe De Donno in cattedra. Interlocutori di una platea di studenti universitari.

Pronti a raccontare - prosegue il Corriere - una nuova versione delle indagini sfociate nell’arresto del boss di Cosa nostra rispetto alle ricostruzioni approdate nei processi. Rispondendo alle domande degli studenti, De Donno sostiene che «le telecamere» attorno al residence le avevano collocate «da una serie di settimane». Una novità assoluta, dopo le ricostruzioni legate al ruolo del pentito Balduccio Di Maggio. "Da buon villano di Corleone, Riina non usava le valigette. Aveva nella sua macchina una borsa di plastica piena di pizzini, cioè piena di documenti che riguardavano collegamenti con politici, appalti, imprenditori e tutta una serie di attività economiche illecite... Per cui l’archivio reale di Riina noi lo abbiamo preso la mattina che lui viaggiava. Il covo? Quello non era il luogo dove si nascondeva Totò Riina, ma dove abitava la famiglia...".