Marco Pantani, aperta la terza inchiesta sulla morte a Rimini

Fascicolo a carico di ignoti, sentita la madre

Marco Pantani, 1993
Cronache
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Marco Pantani, aperta terza inchiesta sulla morte del ciclista a Rimini, a febbraio 2004. Sentita la madre del Pirata in Procura

E' stata riaperta per la terza volta l'inchiesta sulla morte di Marco Pantani, il campione di ciclismo trovato cadavere il 14 febbraio 2004 nel residence Le Rose di Rimini. Si tratta di un fascicolo per omicidio, contro ignoti, aperto dopo l'invio dell'informativa della commissione parlamentare antimafia alla Procura riminese, nel 2019. Lo riportano quotidiani locali e la notizia è confermata all'Ansa dall'avvocato Fiorenzo Alessi, difensore della famiglia Pantani. Nel 2016 l'inchiesta bis fu archiviata e l'omicidio escluso. Di recente la madre del "Pirata", Tonina Belletti, è stata sentita in Procura.

L'autopsia rivelò che la morte era avvenuta fra le 11:30 e le 12:30, venendo causata da un edema polmonare e cerebrale, conseguente ad un'overdose di cocaina e, secondo una perizia effettuata in seguito, anche da psicofarmaci.

Pantani, soprannominato "il Pirata", è considerato tra i più forti scalatori puri di ogni tempo per i suoi record in salita. Professionista dal 1992 al 2003, ottenne in tutto 46 vittorie in carriera con i migliori risultati nelle corse a tappe, consegnandosi alla storia per esser entrato nel ristretto novero di atleti in grado di centrare la cosiddetta "doppietta Giro-Tour", trionfando nei giri d'Italia e di Francia nella stessa annata (1998).

Dal 2004 il Giro d'Italia assegna ogni anno a una salita il titolo di "Montagna Pantani", onore concesso fino ad allora soltanto al "Campionissimo" Fausto Coppi: mentre la "Cima Coppi" è il passo più alto percorso dal Giro, la "Montagna Pantani" è la salita più impegnativa e significativa della manifestazione.