Marito violento allontanato, la madre di due bimbi rischia lo sfratto

"Morosità incolpevole", i sindacati degli inquilini chiedono un rinvio

Cronache
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Marito violento, la madre di due bambini fa domanda per una casa popolare e un alloggio temporaneo. Ma adesso rischia lo sfratto per morosità incolpevole

L'esecuzione dello sfratto è prevista per martedì 16 novembre. La donna madre di due figli, di dodici e sei anni, si troverebbe in questa situazione perché "il marito - riferiscono i sindacati - non aveva pagato gli affitti", da cui lo sfratto per morosità incolpevole. Il marito della donna è stato allontanato per violenze. Intanto i sindacati degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Uniat e Conia) cercano di ottenere un rinvio. 

"Nessuna agenzia immobiliare è disponibile a fare un contratto di locazione perché non ha le garanzie economiche per il mercato degli affitti privati, essendo un nucleo monoreddito". La donna ha presentato domanda di casa popolare e da luglio attende una risposta alla richiesta di Alloggio temporaneo (Sat). "Anche in una situazione di tale gravità a questa famiglia, assistita da Centri antiviolenza e dai Servizi Sociali, non è stata offerta nessuna sistemazione, neppure temporanea in modo da evitare il trauma dello sfratto", denunciano i sindacati.

Si tratta inoltre, puntualizzano i sindacati, di un caso non isolato. "La prima emergenza di Milano è la mancanza di una politica abitativa coerente con le possibilità economiche dei suoi abitanti e che promuova veramente il diritto alla casa. Nonostante l'impegno economico per la ristrutturazione degli alloggi di Aler e Comune (nel Piano Annuale 2021 si indicava la disponibilità di 2.014 alloggi) nell'unico avviso pubblico pubblicato nel 2021 sono stati inseriti solo 599 alloggi e ad oggi, dopo 4 mesi, solo una piccola parte è stata assegnata. E, incredibilmente, nonostante le nostre richieste, non sono ancora state attivate le procedure per indire un nuovo bando e aumentare le assegnazioni".

I Sindacati Inquilini hanno chiesto a Comune, Regione e Prefettura l'assegnazione di tutte le case vuote, la regolamentazione delle concessioni della forza pubblica nei provvedimenti di sfratto e pignoramento e l'individuazione di soluzioni abitative provvisorie adeguate e dignitose alle famiglie in attesa dell'assegnazione di un alloggio pubblico.